Presentata la carta di idoneità elettromagnetica della provincia di Alessandria
27 Ottobre 2007
Alessandria, 26 Ottobre 2007 – Alla presenza dei Comuni e delle Comunità Montane presenti sul territorio provinciale, l’assessorato Tutela e Valorizzazione Ambientale ha
presentato la Carta di Idoneità Elettromagnetica (CIE), elaborata dalla Provincia di Alessandria in collaborazione con Arpa Piemonte, Dipartimento di Alessandria.
La Carta di Idoneità Elettromagnetica costituisce un valido strumento per la pianificazione di campagne di misura mirate al controllo dei livelli di esposizione della popolazione e
dell’ambiente a campi elettromagnetici, con lo scopo preciso di tutelare la salute dei cittadini.
Sulla base del progetto C.I.E., nel corso del biennio 2006-2007, sono state pianificate 963 misure brevi di campo elettromagnetico a radiofrequenza presso le aree critiche del territorio,
individuate dallo studio in 64 Comuni della provincia.
I monitoraggi effettuati hanno dipinto un quadro reale migliore rispetto a quello stimato: le criticità reali risultano nel 58% dei casi inferiori a quelle previste dallo studio teorico.
Nessuna misura ha evidenziato il superamento dei limiti di legge che, per le zone abitate, è indicato nella misura di 6 Volt/metro.
“La realizzazione della C.I.E. – hanno commentato il presidente della Provincia, Paolo Filippi, e l’assessore all’Ambiente, Renzo Penna – rappresenta un risultato importante per la nostra
provincia, atteso dagli amministratori degli enti locali e dai cittadini. Sono stati necessari due anni di intenso e qualificato impegno dei tecnici della Direzione Ambiente della Provincia e
dell’Arpa Piemonte per conseguirlo, ma adesso la carta è a disposizione dei sindaci e dei presidenti delle Comunità Montane, che la potranno utilizzare per pianificare lo sviluppo
del loro territorio, tutelando meglio la salute dei cittadini. Le risultanze dell’indagine sono, inoltre, a disposizione anche per incontri pubblici, incontri che dovranno essere programmati
insieme ai Comuni nelle realtà più critiche, dove si dovrà continuare il controllo e la vigilanza rispetto a nuove installazioni dovrà essere più rigorosa”.
I risultati dello studio indicano sul territorio provinciale 126 Comuni a criticità nulla, in cui lo studio teorico non ha evidenziato criticità; 41 Comuni a criticità
bassa, in cui lo studio teorico prevedeva controlli che hanno dato come esito livelli di campo bassi (sostanziale conferma delle previsioni); 15 Comuni a criticità media, in cui lo
studio teorico prevedeva controlli che hanno dato come esito livelli di campo medi (sostanziale conferma delle previsioni); 8 Comuni a criticità alta, in cui i livelli di campo misurati
sono risultati maggiori di quelli previsti (in tali siti sono collocati impianti radiotelevisivi: rientrano in questa classe di criticità alta i comuni di Alessandria, Acqui Terme,
Ovada, Stazzano, Gavi, Garbagna, Montacuto e Albera Ligure).
Per le aree ad alta criticità si prevedono azioni future di controllo costante e un’eventuale, progressiva, riduzione mediante politiche di governo del territorio mirate (piani di
localizzazione comunali). Per le aree a criticità media si prevedono, invece, azioni di contenimento mediante controllo e pianificazione adeguata delle nuove installazioni (piani di
localizzazione comunali). Infine, per le aree a criticità bassa e nulla si prevedono azioni di mantenimento della qualità del territorio mediante opportune scelte localizzative
per le nuove installazioni.