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Pranzo delle feste: le regole contro le tentazioni

Pranzo delle feste: le regole contro le tentazioni

By Redazione

Natale e le sue abbuffate sono nel passato. Ciò detto, si avvicina il 31 dicembre, altra data tradizionale di tavola più che ricca. Niente di male a soddisfare la gola: diventa
male (pericoloso per la salute) quando la quantità di cibo supera i limiti della ragione.

Così può aiutare la dottoressa Paola Vinciguerra, psicoterapeuta responsabile dell’Uiap, Unità italiana attacchi di panico, presso la Clinica Paideia di Roma, e presidente
dell’Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico.

Patti chiari: i suggerimenti della dottoressa Vinciguerra sono pensati per il pranzo di Natale ma possono essere applicati facilmente anche a quello di Capodanno.

Detto questo, il primo passo è la limitazione del menù. Per usare le parole della scienziata, “Limitiamoci nelle portate e anche per le quantità cerchiamo di essere
consapevoli che non saremo 30 a tavola ma forse solo 10”. La parsimonia tocca anche le salse: non è necessario, anzi è sbagliato, condire ogni piatto.

Inoltre, eliminare i tempi morti, che spingono a mangiare anche solo per evitare l’inazione. Se poi il cibo è davanti agli occhi e goloso (dolci e frutta secca) il mangiucchiare diventa
sempre più probabile.

Oltre alla difesa l’attacco: per evitare i chili di troppo si può anche agire bene, non solo non agire male. Così, dopo aver zavorrato lo stomaco, è bene partire a fare una
passeggiata. Il freddo ed il movimento stimolano il metabolismo ad un maggior consumo di calorie, mentre l’apatia spinge verso il cibo, sorta di stimolazione fai-da-te.

Infine, un occhio alla psicologia. Come sottolinea la Vinciguerra, disagio, ansia, ed un malessere interiore possono spingere verso il piatto. Da sempre, l’alimentazione è più
della sosta carburante: è un momento di rigenerazione mentale e di stacco da negatività e problemi. Anche per questo il cibo può agire come una sirena mitologica, che
provoca il piacere (della gola) portando al naufragio (obesità ed altri problemi). Perciò, meglio esser cauti.

Matteo Clerici

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