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Pedemontana: giunta veneta affida concessione per progettazione, realizzazione e gestione

By Redazione

Veneto, 4 Dicembre 2007 – La Giunta regionale del Veneto, presieduta da Giancarlo Galan, ha approvato questa mattina, su proposta dell’assessore alle politiche della mobilità
Renato Chisso, gli esiti della procedura di gara per individuare l’aggiudicatario per la progettazione, realizzazione e gestione della superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta (SPV).

La concessione è stata affidata all’Associazione Temporanea di Imprese costituita: da Impregilo S.p.A. (mandataria), Pedemontana Veneta S.p.A., Autostrada BS-VR-VI-PD S.p.A., Autostrade
per l’Italia S.p.A., Autovie Venete S.p.A., Grandi Lavori Fincosit S.p.A., Impresa Costruzioni G. Maltauro S.p.A., Rizzani de Eccher S.p.A., Carron Cav. Angelo S.p.A., Consorzio Cooperative
Costruttori, Impresa Ing. E. Mantovani S.p.A., Intercantieri Vittadello S.p.A. e Serenissima Costruzioni S.p.A.. La concessione, della durata di 39 anni, prevede un contributo pubblico in conto
capitale di 173.671.875 euro; un eventuale contributo pubblico in conto esercizio di 7.266.787,50 semestrali per 30 anni dall’entrata in servizio della Superstrada; l’esenzione dal pedaggio per
il traffico leggero residente entro percorsi di 21 km per 12 anni, con eventuale progressivo adeguamento alla tariffa ordinaria entro il 21° anno di gestione. I tempi di esecuzione sono
stati previsti in 2.340 giorni, compresi quelli di progetto. L’opera dovrà essere costruita tenuto conto delle migliorie tecniche proposte dall’A.T.I. «SIS Scpa – ITINERE
S.A.» in sede di offerta tecnica.

«Abbiamo fatto ancora una volta di più e meglio – ha sottolineato Galan nel presentare la decisione di Giunta – rispetto alla pedemontana di qualche altra Regione. E’ il primo
esempio di concessione regionale, di durata inferiore di un anno alle concessioni statali; dimostra ancora una volta che quando facciamo da soli le cose le realizziamo meglio e in tempi
più brevi, con vantaggi molto superiori alle pedemontana accanto. La Pedemontana Veneta è nostra fino in fondo, la Regione stabilirà a fine concessione cosa fare e in ogni
caso farà a metà degli utili a concessione in corso. In Lombardia, inoltre, ciò che è dello Stato resta allo Stato, mentre da noi costituiremo una società
mista con l’ANAS per introitare la metà dei pedaggi delle opere in concessione statale. E poi dicono che siamo senza Ministri veneti, viene da dire “meno male!».
«Nell’intera questione c’e solo un’incognita – ha aggiunto Galan – circa i tempi che ci metterà il Ministero dell’Ambiente a verificare se le prescrizioni poste a suo tempo dal
CIPE sono state rispettate. E’ inspiegabile il motivo per il quale su un’opera interamente regionale debba essere qualcun altro a giudicare, certo se faranno in fretta l’opera sarà
conclusa qualche mese prima, altrimenti qualche mese più tardi. Se l’esame venisse fatto entro l’anno, potremmo vedere avviati i primi lavori nella seconda metà del 2008».
«Tutto questo è stato possibile – ha detto ancora il presidente del Veneto – grazie alle procedure di Project Financing che ci hanno dato i migliori risultati raggiungibili: non ci
interessa chi realizzerà l’intervento, ma averla ai minori costi possibili, in tempi brevi e con tutta la qualità che una superstrada del genere deve avere». «In
queste procedure – ha concluso Galan – una legge statale ha tolto per il futuro il diritto di prelazione che in questo caso è stato esercitato: temo che tale eliminazione sia un
disincentivo e spero che non accada».

Dal canto suo Chisso ha evidenziato la volontà di fare, nel puntiglioso rispetto delle procedure, ottenendo una serie di benefici anche in termini economici, con un ribasso sul
finanziamento pubblico del 25 per cento. «Il risparmio ottenuto – ha annunciato l’assessore – secondo quanto previsto dalla proposta di bilancio 2008, sarà reinvestito in
viabilità e opere complementari nell’area interessata dalla Pedemontana». «Saranno inoltre applicate per gli espropri le medesime procedure già concordate con le
organizzazioni agricole per il Passante di Mestre, che si traducono in sostanza nel triplicare il valore del terreno agricolo e nel valutare un fabbricato a valori di ricostruzione, con
liquidazione dell’80 per cento della somma alla stipula dell’accordo bonario. Questo ha tra l’altro permesso di ridurre al minimo i contenziosi». Presuntivamente, saranno interessati da
espropri circa 2 mila soggetti e sono stati messi a disposizione circa 180 milioni di euro. L’altro fatto importante è l’esenzione dal pedaggio per i residenti, per la quale si
potrà valutare anche un allungamento quando verificheremo i costi di esercizio. Con la concessione è anche ipotizzabile un contenimento dei tempi di costruzione, visto che il
concessionario ha tutto l’interesse ad anticipare il via ai propri introiti. Le tariffe di pedaggio – ha concluso Chisso – sono allineate a quelle delle altre autostrade intersecate: A 27 –
Valdastico e Brescia – Padova, inferiori a quelle delle altre Regioni del Nord, con l’applicazione in futuro dei normali adeguamenti agli indici Istat».

La superstrada Pedemontana Veneta avrà una lunghezza complessiva di circa 90 Km, cui si aggiungono 53 Km di opere complementari (tangenziali, adduzione ai caselli, migliorie della
viabilità, ecc.); avrà 18 caselli; la percorreranno secondo le previsioni circa 45 mila veicoli al giorno. Il costo totale, compresi gli oneri di gestione e finanziari, è
di circa 2 miliardi 391 milioni di euro; il costo dell’opera viaria è di un miliardo 400 mila euro.
Nell’occasione Galan ha informato che per dare un adeguato sbocco a Nord al Veneto è stato già concordato in sede di Stato – Regioni l’inserimento della Valsugana nella Legge
Obiettivo, assieme alla Nogara – Mare, al Sistema delle Tangenziali e all’Autostrada del Mare. «E il parere della Stato – Regioni è vincolante».

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