Martini: «Il turismo toscano ha bisogno di scelte. E di squadra»
22 Ottobre 2007
Firenze – Tutto giocato sulla necessità di «far crescere il ruolo di squadra», di «riorganizzare la spesa» e di «selezionare gli interventi» il
contributo del presidente Claudio Martini all’assemblea annuale di Confesercenti Firenze dedicata ai risultati della stagione turistica e, più in generale, al ruolo del turismo nel
capoluogo e nell’intera regione.
Abbandonando la traccia scritta, Martini ha puntato sullo «sforzo straordinario che tutti, enti pubblici e operatori privati, abbiamo il dovere di compiere per riorganizzarci e mettere al
centro le ragioni del dinamismo e della mobilità, non quelle della frammentazione.»
Ciò è valido – ha aggiunto – anche in materia di promozione perché «non si può mantenere tutto» ed è «fondamentale riorganizzare un sistema
dove ciascuno fino ad ora ha fatto orgogliosamente da sé.»
Fornendo piena disponibilità della Regione Toscana a «curvarsi su questi temi», Martini ha ribadito la centralità di una questione che ruota attorno al dilemma
«se concentrare le risorse su pochi eventi di grande qualità oppure continuare a diffonderle su una miriade di progetti».
Sulla stessa linea l’assessore regionale al turismo Paolo Cocchi («aiutateci a gestire al meglio le nostre risorse») che ha portato l’esempio del recente restauro, in Piemonte,
della reggia di Venaria («Qui sono stati concentrati 250 milioni di euro che si sarebbero potuti disperdere su altri monumenti, ma alla fine saranno questi a beneficiare del grande
restauro di Venaria»).
E nel suo intervento conclusivo anche il vicepremier Francesco Rutelli ha confermato che, oltretutto in un contesto mondiale sempre più competitivo, «la buona volontà non
basta più». Occorre reagire davanti a «competenze troppo frastagliate» e puntare sul «raccordo» fra i diversi soggetti.
Per vincere le sfide del turismo nel XXI secolo c’è dunque una parola chiave: “collaborazione”. Che si coniuga con l’obbligo – come ha sintetizzato Paolo Cocchi – di «poche, grandi
scelte selettive».
E il presidente Martini, citando proprio la scelta compiuta dopo il recente rimpasto di Giunta, ha sottolineato l’importanza di aver ricompreso sotto la responsabilità di un unico
assessore le competenze di cultura, turismo e commercio.
Mauro Banchini