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Maltempo, scuole chiuse a Torino, a Milano polemica tra la Moratti e la Provincia

By Redazione

 

Tutte le scuole saranno chiuse oggi a Torino per ridurre i flussi di traffico e i rischi per i cittadini. La decisione su tutte le altre scuole è stata presa dopo una riunione
indetta in Prefettura, nel corso della quale il Comune di Torino, che già aveva deciso lo stop delle comunali, si è espresso a favore della chiusura di tutti gli istituti.

Secondo le previsioni dell’Arpa la nevicata sul capoluogo piemontese proseguirà fino a stasera: la stima per oggi è di 10/15 centimetri di neve, prima di diventare
nevischio misto a pioggia.

Ieri, nel capoluogo piemontese, è stato applicato il livello rosso del Piano Neve, che prevede un maggior numero di mezzi impiegati dall’Amiat per garantire la
percorribilità delle strade.

Eccezionale anche l’impegno della Polizia Municipale: alle 16 pattuglie normalmente impiegate nel servizio territoriale se ne sono aggiunte altre 30. 

Milano: ferme per 2 giorni le superiori, ma non in città
Le scuole rimarranno chiuse per 48 ore anche a Milano e provincia. Ma la decisione riguarda solo le superiori e non quelle del capoluogo di regione. Il sindaco di Milano, Letizia
Moratti, in polemica con la Provincia, ha detto – infatti – che le scuole della città resteranno tutte aperte.
Diverso l’orientamento della Provincia: “Considerata l’eccezionale nevicata di questi ultimi giorni – scrive l’assessore all’Istruzione e all’Edilizia Scolastica della Provincia
Giansandro Barzaghi – con le conseguenti difficoltà nei trasporti pubblici; in accordo con l’orientamento della Prefettura di Milano; e sentita la Protezione Civile e il
Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, le scuole superiori rimarranno chiuse per due giorni”.
L’assessore Barzaghi ha verificato che la presenza nelle scuole è stata ieri, a causa del maltempo, ben inferiore al 50%, e per questo ha ritenuto necessaria la sospensione
delle lezioni nei giorni 8 e 9 gennaio 2009, e la chiusura degli istituti scolastici superiori di Milano e Provincia, fermo restando la possibilità di revoca in caso di
miglioramento delle condizioni climatiche. “Nei due giorni di chiusura, i tecnici dell’Assessorato all’istruzione ed edilizia scolastica della Provincia di Milano avranno
così l’opportunità di verificare che le strutture degli edifici scolastici non abbiano subito danni a cause delle abbondanti precipitazioni nevose”, conclude
Barzaghi.
Da notare che, fin dall’inizio della crisi legata alle pessime condizioni metereologiche, il sindaco di Milano, Letizia Moratti, aveva dichiarato che non vi era alcuna necessità
di chiudere le scuole.
Tutto ci voleva, in questa emergenza neve, tranne che un conflitto tra i poteri del Comune e quelli della Provincia. Non è questa ulteriore confusione che i genitori e i
cittadini tutti si aspettano dalle istituzioni locali.

Genova: la Provincia sconsiglia l’apertura
La Provincia di Genova, dove le scuole già ieri mattina sono state chiuse con una decisione dell’ultimo minuto, ha inviato una circolare ai sindaci della città capoluogo e
di tutti i Comuni per invitarli a tenere chiusi oggi gli istituti scolastici. Sta ai sindaci, a questo punto, prendere luogo per luogo, le decisioni che riterranno più opportune.

Como e Monza: niente scuola
Solo all’ultimo momento ieri mattina è stata decisa la chiusura delle scuole superiori di competenza dell’amministrazione provinciale di Como. La mancata informazione ha
però vanificato lo scopo: evitare che gli studenti andassero a “ingolfare” le strade. Nulla sapendo, infatti, quando sono arrivati alla loro scuola sono stati rimandati a casa.
Nessuno degli studenti si è lamentato per il prolungamento “forzoso” delle vacanze di Natale.
Si sa fin da ieri sera, invece, che le scuole superiori, di Como e provincia, su decisione del vicepresidente della Provincia, Paolo Mascetti, resteranno chiuse anche oggi.
Con un’ordinanza firmata ieri mattina dal sindaco di Monza, Marco Mariani, si è decisa la chiusura temporanea delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di domani 8
gennaio, a causa delle condizioni atmosferiche che impediscono la normale circolazione dei mezzi sia pubblici che privati.
L’ordinanza sindacale è da considerarsi applicabile anche agli asili nido comunali e ai centri diurni per disabili.

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