L'Unione Europea avverte la Serbia: «basta violenze o l'Europa si allontana»

Potrebbe essere di uno dei dimostranti che hanno attaccato l’ambasciata degli Stati Uniti a Belgrado il corpo carbonizzato ritrovato dentro la sede diplomatica, per paura di nuove violenze il
dipartimento di Stato americano ha richiamato lo staff dell’ambasciata, nonostante il premier serbo Kostunika abbia rivolto un appello alla calma e il presidente Tadic abbia convocato il
consiglio di sicurezza nazionale sui disordini della scorsa notte.

Javier Solana, alto rappresentante della politica estera della Ue, ha annunciato che potrebbe interrompersi il cammino della Serbia verso l’Europa se i disordini proseguiranno. La Russia,
contraria all’indipendenza del Kosovo, ridimensiona intanto le minacce sull’uso della forza. Ed oggi la protesta serba si è spostata a Kosovska Mitrovica, la città kosovara
metà serba e metà albanese, dove i manifestanti serbi hanno provato ad attraversare il ponte sul fiume Ibar, il nuovo confine etnico della ex Jugoslavia