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Lo sportello sprint abruzzese

By Redazione

Pescara, 7 Dicembre 2007 – «Fino a qualche tempo fa, l’Abruzzo era l’unica regione italiana a non aver costituito lo Sportello Sprint per l’internazionalizzazione delle imprese,
abbiamo semplicemente colmato una grave lacuna, come possiamo quindi aver scippato a qualcuno uno strumento che in precedenza non esisteva affatto?».

Lo ha affermato, questa mattina, l’assessore alle Attività Produttive, Valentina Bianchi, a margine della conferenza stampa sulla nuova Carta degli Aiuti di Stato, replicando alla
polemica sollevata in proposito dal presidente del Centro Estero delle Camere di Commercio. «A gennaio prossimo la Regione firmerà un Accordo di Programma con il Ministro per il
Commercio con l’Estero, Emma Bonino, che sancirà ufficialmente la nascita dello Sportello Sprint. Peraltro, proprio Unioncamere, di cui fa parte il Centro estero delle Camere di
Commercio, è uno dei soggetti attuatori insieme a Regione e Ministero. Come mai non si è preoccupati prima? Forse c’era qualcosa di sostitutivo?». E’l’interrogativo che pone
l’assessore Bianchi.

«La nostra politica di internazionalizzazione non fa certo leva sulla sola presenza alle fiere» ha rimarcato Bianchi «ma è il frutto di azioni combinate di sistema che,
tra l’altro, riguardano da vicino la formazione degli imprenditori ed al tempo stesso quella delle risorse umane deputate a gestire l’internazionalizzazione». In sostanza ha proseguito
«la Regione si riappropria di un servizio di programmazione che forse era delegato ad altri e che oggi rientra pienamente nella sua sfera». Il suo obiettivo fondamentale ha concluso
«è quello di dare sostegno alle imprese nella valutazione dei nuovi mercati e nella delicata fase dello start-up».

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