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Introna firma accordo programma per difesa suolo per Occhito e boschi

By Redazione

L’Assessore alle Opere Pubbliche, Onofrio Introna, rende noto “con soddisfazione” che la Regione Puglia oggi ha sottoscritto, presso il Dipartimento per le Politiche di Sviluppo del Ministero
dello Sviluppo Economico, il Terzo Atto Integrativo all’Accordo di Programma Quadro sulla difesa del suolo.

Il valore complessivo dell’Accordo, pari a sessanta milioni di euro è assicurato per 51 milioni di euro dal Fondo per le Aree Sottoutilizzate – Delibera CIPE n. 3/2006, e per nove
milioni di euro da fondi propri della Regione Puglia. L’Accordo finanzia 14 interventi per la messa in sicurezza di vaste aree a rischio incendi, idraulico, idrogeologico e per la protezione
delle coste nel territorio della Regione Puglia. Particolare rilievo in questo Accordo assume l’intervento di ripristino dell’efficienza idraulica del fiume Fortore a valle della diga di
Occhito.

Nell’ultimo quarantennio, contraddistinto da una continua emergenza idrica, le acque invasate dalla diga di Occhito hanno assunto una sempre maggiore importanza strategica (sia per il comparto
agricolo che per il potabile). Per far funzionare al meglio il sistema “invaso di Occhito” occorre che, a valle della diga, il fiume Fortore possa far defluire portate significative, senza
creare problemi per la pubblica incolumità . Le tratte di intervento individuate come prioritarie saranno interessate da lavori di taglio selettivo della vegetazione secca e dal
ripristino di un’adeguata sezione di libero deflusso, attraverso la rimozione parziale del materiale sedimentato ed il trasporto dello stesso in siti adeguati. Il taglio selettivo è
stato previsto nel rispetto della conservazione della funzionalità ambientale (area SIC) e del sistema fiume. L’intervento è necessario per evitare che in occasione di eventi
alluvionali si verifichi quanto già accaduto nel gennaio 2005 (il franamento repentino della sponda alta sinistra del fiume Fortore), con conseguente esondazione incontrollata del fiume
e vasti allagamenti delle aree a valle (ferrovia ed autostrada). Altro obiettivo principale dell’Accordo di Programma Quadro è quello di mettere in sicurezza vaste aree boscate del
territorio pugliese sia dal rischio incendi, sia dal rischio frane e smottamenti dovuti alla natura fortemente variabile ed erosa del soprassuolo.

Gli interventi prevedono infatti attività di manutenzione ordinaria e di sistemazione silvicolturale, finalizzate alla messa in sicurezza delle aree boscate, allo sviluppo di nuovi
boschi nelle aree a pericolosità da frana, alla creazione di condizioni favorevoli per una maggiore tutela e miglioramento dei boschi esistenti per le finalità di difesa del
suolo, alla protezione dagli incendi, al potenziamento e alla riconversione ad alto fusto dei boschi cedui, nonché alla lotta preventiva e curativa dei principali parassiti delle aree
boscate; sempre ai fini della difesa del suolo, si prevedono sperimentazioni di attività di riconversione di terreni seminativi ricadenti in aree collinari a pericolosità
idrogeologica, attraverso l’impianto di specie arboree oleaginose non alimentari per la produzione di bioenergia (combustibili vegetali, biomasse, etc). Sono inoltre previsti interventi di
regimentazione idraulica di corsi d’acqua, finalizzati alla eliminazione di situazioni di pericolo per i centri abitati e per le infrastrutture, derivanti da eventi critici di deflusso causati
da carenza dello stato di manutenzione degli alvei e delle opere idrauliche.

Questo programma di interventi si collega al progetto “Tutela del Patrimonio boschivo” consistente nella prevenzione e nella lotta agli incendi boschivi, realizzato dalla Regione Puglia e
redatto dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. Il progetto ha previsto, oltre che interventi operativi di tutela dagli incendi boschivi e di messa in sicurezza del patrimonio
boschivo, anche attività di conoscenza, indagine e monitoraggio delle condizioni ambientali e la realizzazione di carte tematiche di rischio. Questo intervento, inoltre, si propone di
assicurare il lavoro al personale già impegnato nell’attuazione del progetto “Esternalizzazione del servizio regionale di controllo e monitoraggio del patrimonio boschivo per la
prevenzione del rischio incendi”, che prevede l’impiego, attraverso idonea formazione professionale, di lavoratori socialmente utili.

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