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Immigrazione, al via la campagna Cgil “'Stesso sangue. Stessi diritti”

By Redazione

 

Roma – Ha un impatto visivo e comunicativo forte la campagna antirazzismo della Cgil. A partire da uno dei manifesti, che recita così: “Gli italiani? Tutti,
mafiosi, imbroglioni, sporchi mangiaspaghetti”. E sotto: “il razzismo è il luogo comune dove tutti gli stupidi si incontrano”. L’ideatore della campagna,
‘creativo’ di una nota agenzia di pubblicità, ha unito immagini di valore anche estetico a slogan efficaci, rovesciando l’immagine tradizionale che vuole
l’immigrato “brutto sporco e cattivo”, e anzi sfumando le diversità, confondendo i piani. La presentazione è avvenuta oggi in Cgil nazionale, presenti il
segretario generale, Guglielmo Epifani, e la segretaria confederale, Morena Piccinini.

Titolo della campagna: “Io ci sto. Stesso sangue, stessi diritti”. Quattro ‘segni’ dell’essere uomo, uguali in tutti gli uomini, i simboli scelti: sangue,
lacrime, sudore e sorriso. A significare, come a sottolineato Morena Piccinini, altrettante rivendicazioni di eguaglianza nel campo dei diritti civili e di cittadinanza; in quello del
lavoro, della prevenzione e della sicurezza; nel welfare e nei diritti sociali; e anche nella legittima aspirazione di ogni essere umano alla gioia e alla felicità.
Obiettivo della campagna rivolgersi alle istituzioni e ad ogni singolo cittadino per un impegno individuale contro il razzismo. “Perché – ha detto tra l’altro
Guglielmo Epifani, che ha ringraziato il Presidente della Repubblica per il suo appello a valorizzare gli immigrati – non basta definirsi non razzisti, c’è bisogno di
un’affermazione e di un impegno in positivo”.

Un messaggio, quindi, rivolto a tutti, anche al mondo del lavoro “perché – ha aggiunto il segretario generale della Cgil – sappiamo che ovunque si annidano tendenza
xenofobe che potrebbero accentuarsi in questa fase di crisi”. Anche per questo la richiesta al governo di sospendere per due anni la Bossi-Fini per fare almeno in modo che gli
immigrati non sopportino due volte il peso della recessione, prima con la possibile disoccupazione e poi con l’espulsione. La campagna verrà affiancata da altre iniziative,
tra cui una mostra fotografica e un’informazione specifica sul sito della Cgil, (una sezione verrà dedicata esclusivamente alle esperienze positive) e si concluderà
il 21 marzo prossimo, “giornata internazionale contro il razzismo”.

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