I kiwi europei protagonisti del mercato globale

27 Gennaio 2011
Coltivati con tecniche di produzione moderne, rispettose dell’ambiente, presentano elevate caratteristiche nutrizionali ed ottimi standard organolettici.
I kiwi europei protagonisti del mercato globale anche grazie al progetto “European Flavors (www.europeanflavors.eu) finanziato da Unione Europea, Stato
Italiano e Centro Servizi Ortofrutticoli con l’obiettivo di promuovere in alcuni paesi, quali Stati Uniti, Russia e Giappone, il consumo di ortofrutta fresca e trasformata proveniente dalla
Ue.
Con un investimento complessivo pari, per il triennio 2008/2010, a 4 milioni di euro, “European Flavors” interessa prodotti freschi (arance, pere, susine, pesche, nettarine e appunto kiwi), in
gran parte “firmati” dalla certificazione di origine Igp (Identificazione Geografica Protetta), e prodotti trasformati (derivati del pomodoro e della frutta, ortaggi e legumi in scatola, frutta
allo sciroppo e surgelati).
Per quanto concerne i kiwi, l’Europa, con circa 660.000 tonnellate (consuntivo 2009), è senza dubbio una delle aree più importanti e più vocate per questi frutti, che vengono
coltivati con tecniche di produzione moderne, rispettose dell’ambiente e della salute, e presentano elevate caratteristiche nutrizionali ed ottimi standard organolettici, in grado di accontentare
anche i palati dei consumatori più esigenti. All’interno del continente europeo, il primo paese per il kiwi è l’Italia con una produzione commercializzabile che negli ultimi anni si
è attestata sulle 470.000 tonnellate (per il 2010 si prevede un raccolto di 380.000 tonnellate) ottenute su una superficie di circa 28.000 ettari concentrati in particolare in quattro
regioni: Lazio (32% della superficie nazionale totale), Piemonte (21%), Emilia Romagna (14%) e Veneto (13%). Negli ultimi anni le esportazioni hanno interessato oltre il 70% della produzione
italiana, collocandosi sulle 330.000/350.000 tonnellate indirizzate soprattutto verso l’Unione Europea, che mediamente ogni anno ha assorbito oltre 260.000 tonnellate. Germania, Spagna, Francia,
Polonia, Regno Unito, Paesi bassi, Belgio, Lituania i principali paesi importatori. Al di fuori della Ue altri mercati importanti per la produzione italiana di kiwi sono Federazione russa, Stati
Uniti, Canada, Brasile, Svizzera, Australia, Emirati Arabi uniti, Taiwan, Argentina e Norvegia.
Dopo i buoni risultati raggiunti nel biennio 2008/2009, “European Flavors” prosegue anche quest’anno con un’ampia serie di azioni volte a favorire la conoscenza e l’apprezzamento dei prodotti
ortofrutticoli freschi e trasformati europei, indirizzate principalmente agli operatori del settore. Dopo la partecipazione alla rassegna agroalimentare World Food di Mosca e la promozione delle
pesche e nettarine sul mercato russo, è ora il momento dei kiwi, oggetto di un’azione promozionale che interessa Stati Uniti e Russia, paesi in cui si registrano buone potenzialità
per l’incremento dei consumi di frutta fresca e verdura trasformata anche di provenienza europea.
E’ STAGIONE DI KIWI
SECONDO LE ULTIME RICERCHE CONDOTTE da Assim Duttaroy del Dipartimento di Nutrizione dell’Università di Oslo si è scoperto che mangiare kiwi su base regolare puo essere
una modalità efficace abbassare la desità del sangue e l’aggregazione piastrinica.. Lo studio conferma inoltre che il kiwi svolge l’importante funzione di ridurre i trigliceriodi
nel sangue.
A proposito un kiwi contiene il doppio della vitamina C di una arancia ma le arance in realtà contengono più potassio delle banane contrariamente a quanto si pensava.
Per saperne di più vai sul sito gestito da CSO : www.fruitness.eu