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Giuseppe Politi è il nuovo presidente del Comitato Mediterraneo della Fipa

By Redazione

 

Giuseppe Politi è stato eletto presidente del Comitato Mediterraneo della Fipa (Federazione internazionale dei produttori agricoli). L’elezione del presidente della
Cia-Confederazione italiana agricoltori è avvenuta a Cipro dove si è svolta la riunione del Comitato.

Dopo la sua elezione, Politi ha evidenziato l’importante ruolo svolto dall’agricoltura nel Bacino mediterraneo. In particolare, ha rimarcato l’esigenza di rafforzare
le relazioni tra gli agricoltori europei e mediterranei e di consolidare il partenariato tra le organizzazioni agricole nell’ambito dei progetti regionali di sviluppo agricolo e
rurale

“Nella prospettiva dell’area di libero scambio euromediterranea è opportuno tenere in considerazione -ha aggiunto il neo-presidente del Comitato Mediterraneo della
Fipa- la necessità di una più equa diffusione dei vantaggi economici tra i diversi paesi del Mediterraneo ed all’interno dei sistemi agricoli dei singoli
paesi. L’abbattimento delle tariffe non è condizione sufficiente per l’accrescimento delle relazioni economiche in campo agricolo e per il raggiungimento di uno
sviluppo dell’area stabile e duraturo. Il processo di liberalizzazione commerciale, così come l’integrazione economica, deve presupporre il processo di
armonizzazione, tra i paesi che fanno parte dell’area euro mediterranea, dei livelli qualitativi ed igienico-sanitari (sistemi di qualità), oltre che delle regole di
origine. Le opportunità della liberalizzazione possono, inoltre, essere ampiamente percepite solo in seguito al superamento dei ritardi strutturali ed infrastrutturali”.

“Integrazione -ha aggiunto Politi- è anche sinonimo di pacificazione e di sviluppo: lo testimoniano le esperienze virtuose già in atto nei territori palestinesi ed
in Israele. Questo, d’altronde, è il senso dell’attività agricola: garantire sviluppo economico, laddove rappresenta una rilevante quota della ricchezza
nazionale, come in molti paesi arabi, assicurare l’equilibrio sociale, laddove offre ampie opportunità occupazionali”.

“A poco più di un anno dall’appuntamento del 2010 con l’area di libero scambio, occorre -ha affermato il presidente della Cia- stringere al massimo i tempi e
operare per dare sostanza alla collaborazione nell’agricoltura del Mediterraneo”.

 

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