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Distretto della Pesca e Crescita Blu, il neo sindaco di Mazara del Vallo in visita

Distretto della Pesca e Crescita Blu, il neo sindaco di Mazara del Vallo in visita

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Visita al Distretto della Pesca e Crescita Blu del neo sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci

Maurizio Ceccaioni

Passate le elezioni amministrative e insediatasi la nuova Giunta comunale, il neo sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, dopo la visita al comando della Polizia Locale, il 25 maggio scorso si è recato  presso la sede del Distretto della Pesca e Crescita Blu, in via Gian Giacomo Adria 59.  Con lui, l’assessore al Turismo e alla Blue Economy, Germana Abbagnato.

Ad accoglierli, il presidente del Distretto, Nino Carlino, quello del Centro di Competenza Distrettuale, Giovanni Basciano, il coordinatore dell’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo, Giuseppe Pernice e lo staff del Distretto pesca siciliano.

«È necessario lavorare sinergicamente per la crescita e valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze attraverso l’avvio di iniziative volte a promuovere best practices secondo i principi della green e blue economy», hanno dichiarato congiuntamente Nino Carlino Salvatore Quinci, nel corso dell’incontro.

Sia da parte della compagine distrettuale che della nuova Amministrazione comunale, è stata ribadita la volontà di intraprendere una fattiva e concreta collaborazione in una serie di attività finalizzate a promuovere la ricerca e l’innovazione nel territorio di Mazara del Vallo. A cominciare dall’organizzazione dell’ottava edizione di Blue Sea Land-Expo dei Cluster del Mediterraneo, Africa e Medioriente, che si svolgerà nella città siciliana dal 17 al 20 ottobre 2019.

Mappa in ceramica della città di Mazara del Vallo

Salvatore Quinci, appoggiato inizialmente da una coalizione di 4 liste civiche, è stato eletto dopo il ballottaggio del 12 maggio 2019, con il candidato della ‘Lega-Salvini Premier’ Giorgio Randazzo. L’obiettivo dichiarato della sua Giunta è di fare di Mazara del Vallo una città moderna, accogliente, aperta al dialogo interculturale, e attenta ai bisogni delle persone.

E di interventi la storica cittadina trapanese ne ha sicuramente bisogno, specie dopo l’esondazione del fiume Màzaro e l’alluvione di parte della città a novembre 2018, dovuta alle forti piogge che in quel periodo causarono molti danni un po’ in tutta Italia, ma principalmente per l’insabbiamento del porto canale. Una situazione denunciata da anni alla Regione Siciliana da pescatori e armatori, ma per “inspiegabili motivazioni” elusa fino a quando ormai era troppo tardi.

 

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