Diossina, Fedagri Confcooperative: subito l’obbligo dell’etichettatura di origine su tutti gli alimenti

Dopo questo nuovo caso di allerta alimentare proveniente dall’Irlanda, riteniamo non sia più rinviabile l’obbligo dell’etichettatura di origine su tutti i
prodotti alimentari: così il presidente di Fedagri/Confcooperative, Paolo Bruni, commenta la decisione della Commissione Ue di ritirare dal commercio i prodotti da carne suina di
provenienza irlandese.

“Abbiamo ribadito al Ministero la necessità di dar seguito a quanto già stabilito dal Protocollo di intesa della filiera – prosegue Bruni – per giungere
all’obbligo dell’indicazione di origine anche per la carne suina”.

Per Giovanni Bettini, presidente Fedagri/Confcooperative Emilia Romagna “i consumatori devono essere informati che le cooperative italiane utilizzano soltanto materia prima
nazionale”. La filiera suinicola italiana è tracciata e certificata da organismi terzi in tutte le sue fasi (dall’allevamento del pregiato suino della Pianura Padana
alla macellazione e successiva trasformazione e commercializzazione di carni fresche, prosciutti e insaccati) ed offre quindi le massime garanzie di qualità. L’intero
processo di produzione è controllato sistematicamente dalla Sanità Pubblica con la presenza costante del Servizio Veterinario in tutte le fasi della filiera.

Secondo Bettini, occorre valorizzare il lavoro degli allevatori italiani che, seguendo scrupolosi disciplinari di alimentazione e allevamento, conferiscono i suini ai moderni impianti
della cooperazione agricola-zootecnica per la successiva valorizzazione con l’apporto fondamentale degli addetti specialisti del comparto.

“Per esser certi della migliore tradizione italiana – conclude il presidente di Fedagri/Confcooperative Emilia Romagna, Giovanni Bettini – i consumatori possono
rivolgersi, per le carni fresche, a quelle che riportano la denominazione Dop ‘Gran Suino Padano’, mentre per i trasformati, salumi, cotechini e zamponi, consigliamo di
optare per i prodotti tipici della salumeria firmata dalla cooperazione italiana, anche effettuando gli acquisti presso i punti vendita diretti delle cooperative agricole”.