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CONSULTA ECONOMIA di FORZA ITALIA FORUM ECONOMIA A PALAZZO VISCONTI

CONSULTA ECONOMIA di  FORZA ITALIA FORUM ECONOMIA A PALAZZO VISCONTI

By Giuseppe

Al primo Forum dell’Economia di Forza Italia ministri e protagonisti della vita economica del nostro Paese

Troppi lacci e poca competitività nell’economia italiana.

28 gennaio 2024

CONSULTA ECONOMIA FORZA ITALIA FORUM ECONOMIA A PALAZZO VISCONTI GEN. 2024

Troppi lacci e poca competitività nell’economia italiana

Al primo Forum dell’Economia di Forza Italia ministri e protagonisti della vita economica del nostro Paese

di Luisa Barbieri

Elaborare proposte per armonizzare stato e mercato attraverso un proficuo confronto con la società civile. Nel trentennale della fondazione del partito la consulta di Forza Italia, organo ideato da Silvio Berlusconi come ponte con la collettività, organizza il primo forum dell’economia, cui è stata invitata Assoedilizia e che ha visto la presenza del presidente Achille Colombo Clerici, per raccogliere suggerimenti su cui costruire nuove politiche che garantiscano la libertà di intraprendere. A fare gli onori di casa, a Palazzo Visconti, nel cuore di Milano, la presidente Letizia Moratti che, aprendo la giornata di lavori, ha introdotto i temi di riflessione: riforme strutturali, istruzione e formazione, investimenti, ambiente e sostenibilità, partenariato pubblico privato, intelligenza artificiale, innovazione e ricerca, partecipazione. “Temi centrali per una proposta nuova ma capace di tenere fede al sogno di Silvio Berlusconi: la rivoluzione liberale”.

Antonino Giannone, Renato Brunetta, Achille Colombo Clerici, Ubaldo Livolsi

Il primo a prendere la parola è stato Valerio De Molli, Ceo di The European House Ambrosetti, che avvalendosi di grafici molto esplicativi ha evidenziato da una parte le zavorre del Paese e dall’altra i motivi di successo. “In Italia i consumi sono fermi da oltre un decennio; non c’ è stata capacità di generare sviluppo. Il mercato dei capitali è asfittico e siamo decisamente meno attrattivi di Spagna, Germania e Inghilterra. Dall’altra parte abbiamo potenzialità immense: siamo quinti al mondo per manifattura, con un export del made in Italy che vale 800 miliardi”.

Renato Brunetta, presidente Cnel, ha portato l’attenzione al mondo delle università e alla pubblica amministrazione che, dice, è un freno. Nel suo intervento spazio anche al tema dell’occupazione femminile che “se debitamente incentivata, porterebbe 4 milioni di posti di lavoro in più”. La parola è passata poi a Sergio Abrignani, docente dell’Università degli Studi di Milano, che ha posto l’accento sulla necessità di incentivare la ricerca per garantire competitività: “Abbiamo il più basso numero di ricercatori di tutto il mondo occidentale. Non Ideiamo. Occorrerebbe ridurre le tasse universitarie, portare il 5×1000 destinato alla ricerca all’ 8×1000, creare centri per i trial clinici, promuovere la filantropia, aumentare i finanziamenti pubblici e privati e importare esperti”.

 

Antonio Tajani

Da parte di Fabrizio Testa di Borsa Italiana, arriva una sottolineatura: “All’Italia serve un piano industriale e in questo senso il Mef ha intrapreso un percorso importante, che ha portato al DDL Capitali. Da parte nostra, insieme ad alcune associazioni,abbiamo stilato un manifesto  per l’efficientamento dei mercati”.

Il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, ha tenuto a precisare come “I fondi del Pnrr verranno destinati a università e ricerca nell’ottica di creare innovazione. Sono previsti 6 mila ricercatori in più di cui il 40% saranno donne sotto i 32 anni di età”.

Nel suo intervento, il presidente di Forza Italia e vicepremier Antonio Tajani ha ricordato l’importanza di garantire la competitività. “Noi abbiamo bisogno di una politica industriale italiana e europea, di una lotta al cambiamento climatico pragmatica e della difesa di un’economia reale nell’agricoltura e nell’industria”.

 

Valerio De Molli

La parola è passata poi alla Ceo di Illy Caffè Cristina Scocchia, che ha precisato come “Le regole europee sono sacrosante ma devono essere realistiche. Vale ad esempio per le capsule. Come si fa a passare in due anni alla tecnologia compostabile? E poi, è sicura?”.

E’ stata poi la volta di Ash Fontana, imprenditore e ex dg di Zetta Venture Partners, primo fondo di Venture Capital dedicato all’Intelligenza Artificiale: “Sanità, turismo, produttività, sicurezza e ambiente: gli ambiti di applicazione dell’IA sono tantissimi. Abbiamo talenti, microchip, competenze, spirito imprenditoriale. Possiamo ambire a diventare leader del made in IA.

A chiudere i lavori della mattinata la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato Licia Ronzulli, che ha fatto cenno ai timori del comparto agricolo  per il green deal: “Serve un cambio di rotta nelle politiche comunitarie. Occorre semplificare per includere, per un’Italia  più forte e più equa”.

 

Gabriele Albertini e Letizia Moratti

Ad aprire i lavori del pomeriggio è stato  Alberto Mingardi, direttore dell’istituto Bruno Leoni, che ha improntato il suo intervento al tema della concorrenza come fattore di crescita: “Al nostro Paese manca tutto tranne la creatività. Se non riusciamo a tradurla è per le norme. Basti pensare che in termini di libertà economica siamo il 53esimo paese al mondo. Occorre restituire spazio all’impresa privata”.

Andrea Giuricin, docente Università Bicocca, ha parlato di trasporti e infrastrutture. Mercati liberalizzati che nel caso dell’alta velocità con Italo e le Frecce offrono un buon esempio degli effetti della concorrenza. I problemi però sono molti e spesso introdotti da regole UE, ad esempio nel comparto aereo: “I carburanti sostenibili costano 6 volte tanto e si traducono in aumenti insostenibili”.

La parola è passata poi a Guido Bortoni, Senior Advisor presso la Direzione Generale Energia. “L’Italia – ha detto Bortoni – importa l’80% del suo fabbisogno energetico. Occorre attrezzare il paese di infrastrutture energetiche”. E ancora: “Dobbiamo stare lontani dal nucleare di stato e pensare al nucleare a mercato, utilizzando piccoli reattori”.

Il manager Stefano Parisi ha parlato di atrofizzazione dell’attività amministrativa: “L’obiettivo della spending rewiew era ridurre il costo dell’amministrazione pubblica ma si è andati nella direzione opposta. Il primo soggetto che deve adeguarsi alla cultura del risultato è proprio la politica. Nel pubblico servono i privati”.

Secondo il presidente dell’ABI Antonio Patuelli “Le banche hanno bisogno della certezza del diritto e che siano rispettate sempre la proprietà privata e il risparmio”.

Il presidente di Coldiretti Ettore Prandini ha fatto il punto sull’agroalimentare: “Se facciamo un’analisi, l’agroalimentare italiano vale 600 miliardi, impiega 4 milioni di persone e conta su un export pari a 64miliardi. Un settore fondamentale ma su cui c’è poca lungimiranza a livello europeo. La strategia deve essere di pianificazione”.

Il  Ceo del Gruppo Pirelli Marco Tronchetti Provera ha evidenziato come, riguardo alla competitività, i temi siano due: transizione energetica e intelligenza artificiale. “Sulla transizione energetica – ha spiegato Tronchetti Provera – dobbiamo sapere che quasi tutto arriva dalla Cina. O noi europei ci mettiamo insieme o perderemo competitività”.

Prima degli interventi conclusivi, la parola è andata a Emma Marcegaglia, presidente di B7, la Business Community composta da gruppi che rappresentano le imprenditorie dei paesi del G7 e che ha come obiettivo quello di formulare raccomandazioni per azioni economiche e sociali. “Abbiamo coinvolto gli imprenditori, vogliamo portare attenzione al commercio e all’autonomia strategica ma senza che diventi protezionismo. Sul tema della transizione energetica parliamo all’Europa. Riguardo alla competitività dobbiamo avvicinarci al modello americano”.

La presidente Moratti ha ripreso la parola e ha ringraziato tutti i suoi interlocutori, annunciando i prossimi forum che saranno dedicati a sanità, valori dell’occidente, Ambiente e Formazione. Il Presidente Tajani, chiudendo i lavori, ha ripercorso in una carrellata tutti i temi affrontati e ha fatto riferimento alla necessità di una strategia a lungo termine per l’Italia. Tra le priorità, l’abbassamento della pressione fiscale, la sburocratizzazione, il nucleare di ultima generazione e l’importanza delle infrastrutture che collegano il Paese, tra cui la realizzazione del ponte sullo stretto. IL tutto con un obiettivo chiaro: far pesare sempre di più l’Italia in Europa.

 

FOTO cover: Achille Colombo Clerici, Letizia Moratti

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