Colture orticole da seme: nuove proposte di aggiornamento dei prezzi per la campagna primaverile 2008
22 Ottobre 2007
Le Associazioni di rappresentanza delle imprese sementiere (A.i.s.) e degli agricoltori moltiplicatori (C.o.a.m.s.) si sono incontrate a Cesena per valutare i risultati della campagna 2007 e le
prospettive di mercato per il 2008.
Nel 2007 l’andamento climatico sfavorevole ha purtroppo fortemente condizionato la produzione di sementi da Orto, sia professionali che standard. L’avvio di campagna, con inverno mite e senza
piogge, ha fatto ben sperare , ma l’estate secca, senza piogge, ha compromesso i risultati produttivi di quasi tutte le colture.
Il dato più negativo in assoluto per le cipolle che oltre ad avere sofferto gli effetti dello scirocco in fioritura che ne ha compromesso la regolare fecondazione di fiori, hanno
sofferto di ripetuti attacchi di peronospora che hanno falcidiato buona parte della produzione.
Deludenti anche i risultati forniti dai cavoli che inizialmente parevano fra le orticole più promettenti ma che alla fine hanno dato rese inferiori alle aspettative: seme striminzito e
silique parzialmente vuote non hanno permesso di raggiungere le produzioni sperate.
Fra le colture orticole da seme estensive, il pisello che ricopre la superficie più elevata con oltre 1200 ettari seminati ha raggiunto appena i 20 quintali di resa per ettaro,
rischiando in qualche caso di non recuperare il costo di produzione.
Fra le colture standard, anche cicorie, ravanelli, carote, hanno sofferto le alte temperature in fioritura fornendo produzioni inferiori alla media e in molti casi semi di calibro inferiori
agli standard, con conseguente aumento degli scarti .
Nota positiva in una delle annate più negative del 2000, la qualità: nell’insieme la germinazione è buona e non dovremmo avere nessuna contestazione per lotti con
germinabilità insufficiente.
Completato il quadro non entusiasmante della campagna di raccolta del seme 2007, le imprese sementiere e i rappresentanti degli agricoltori hanno concordato sul reciproco impegno per sostenere
il settore e rilanciare le proposte di valorizzazione della produzione nazionale attraverso la revisione dei prezzi minimi per la prossima campagna di semina che vedrà coinvolte numerose
specie a semina primaverile.
Dopo approfondita discussione, le imprese sementiere hanno confermato di rivedere i prezzi al rialzo di tutte le specie orticole da seme.
Ciò anche per rimanere in equilibrio con la forte ripresa del prezzo dei cereali che in questo momento caratterizza il mercato, pur nella consapevolezza che i programmi produttivi di
ogni singola impresa devono prevedere una adeguata rotazione colturale, anche nel rispetto delle norme agroambientali e nella applicazione della recente riforma Pac.
Il prezzo del pisello da seme, preso a riferimento, passa così da 43 a 55 euro/quintale per le varietà base, e da 50 a 65 euro/quintale per le varietà ‘taccole’.
Per la raccolta 2008 si prevedono incrementi significativi anche per le altre colture da seme a semina primaverile, che devono comunque fare i conti con il prezzo mondiale degli altri paesi
competitori, che grazie al valore del Dollaro debole rispetto all’euro, vedono rilanciate le loro possibilità di concorrenza al nostro Paese e all’Europa.
Auspicio delle due associazioni di rappresentanza è sintetizzato nell’obiettivo comune di mantenere le superfici abitualmente programmate dai nostri. agricoltori e non perdere mercati,
garantendo le coltivazioni anche per i prossimi anni.