Canada: in arrivo i salami italiani

17 Febbraio 2010
Il nostro Ministero della Salute ha ufficializzato la possibilità di esportare dall’Italia verso il Canada prodotti di salumeria stagionati 30 giorni, ottenuti con carni suine italiane. Il
nuovo accordo raggiunto con le Autorità di Ottawa supera quello stabilito nel mese di settembre scorso, sulla base del quale le Aziende italiane erano state autorizzate ad esportare i soli
prodotti della nostra salumeria stagionati 90 giorni, quali culatelli, coppe e pancette.
Grazie al nuovo accordo diventano pienamente esportabili anche i salami italiani, e fra questi quelli le cui denominazioni hanno ottenuto un riconoscimento comunitario, quali il Salame
Cacciatore DOP (che ha già ottenuto la registrazione del proprio marchio da parte delle Autorità canadesi), il Salame Brianza Dop, il Salame Cremona Igp, il Salame Piacentino Dop,
il Salame di Varzi Dop, la Sopréssa Vicentina Dop.
“Grazie al perfezionamento dell’accordo del settembre scorso – fortemente voluto dal nostro Ministero della Salute – le Aziende italiane hanno ottenuto la pressoché completa
liberalizzazione delle esportazioni di salumeria italiana in Canada” ha commentato il Presidente di ASS.I.CA. Francesco Pizzagalli.
“Cogliendo appieno le occasioni insite nell’accordo negoziato dall’Unione Europea con le Autorità Canadesi, si consente il ritorno di un prodotto – quale il salame italiano – che manca
da questi territori da molti decenni e che rappresenta una delle eccellenze più ‘golose’ e tradizionali del nostro Made in Italy ” ha continuato il Presidente.
Gli invii di salumi italiani verso questo Paese hanno superato nel 2008 le 490 tonnellate per un valore di circa 5,3 milioni di Euro. Da segnalare che le nostre esportazioni nel 2008 erano
composte solo da prosciutti crudi ( per circa l’80%), prosciutti cotti (10%) e mortadelle (10%).
“Il superamento delle limitazioni precedentemente in essere permetterà ora di sviluppare le potenzialità proprie del mercato canadese” ha concluso Pizzagalli.