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Bertolini – Souad Sbai: «Priorità è l'inasprimento della legge Bossi-Fini»

By Redazione

«Contrastare duramente l’immigrazione clandestina, controllare le attività che vengono svolte all’interno delle moschee ed impedire che il relativismo culturale ed ideologico della
sinistra continui, come fino ad ora ha fatto, a favorire il diffondersi di pratiche e di regole totalmente discriminatorie nei confronti delle donne ed incompatibili con il sistema di leggi, di
valori e di principi costituzionali su cui si basa la società italiana».

Lo ha affermato Isabella Bertolini, vicepresidente dei deputati di Forza Italia, e Souad Sbai, presidente dell’Associazione Donne Marocchine in Italia, candidate nelle liste del Pdl alla
Camera, nel corso di una conferenza stampa organizzata a Modena.

«Una volta al governo – ha osservato Bertolini – dovremo introdurre una moratoria sulla costruzione di nuove moschee ma soprattutto garantire che queste, attraverso l’opera di
associazioni estremiste o di Imam improvvisati, si trasformino in luoghi in cui si fomenta e si diffonde l’odio verso l’occidente e si addestrano, come è già successo, i kamikaze
di domani. Dobbiamo contrastare integralmente la dannosa visione dell’integrazione della sinistra che in questi ultimi anni ha provocato solo una colossale invasione di immigrati clandestini e
di stranieri non integrati. Una delle priorità del governo sarà la piena applicazione e l’inasprimento della Bossi-Fini, con particolare riferimento alle espulsioni. Con il
governo Berlusconi più del 60% dei clandestini venivano espulsi, con il governo di sinistra la percentuale è crollata al 30%. L’arrivo e la permanenza in Italia degli stranieri
dovranno nuovamente essere legate al posto di lavoro ed i decreti flussi andranno nuovamente rispettati. Ovvero tutto ciò che la sinistra non ha fatto».

«Vogliamo liberare dalla segregazione fisica e culturale le tante donne straniere e musulmane che, pur vivendo in Italia – ha sottolineato Souad Sbai – non riescono e non possono
integrarsi con il nostro tessuto sociale ed istituzionale. Dobbiamo inoltre fronteggiare la penetrazione di un estremismo politico che utilizza la religione islamica per destabilizzare e
minacciare l’Italia. Si tratta di obiettivi ambiziosi ai quali dedicheremo il nostro massimo impegno e il nostro lavoro una volta al governo del paese. Negli ultimi due anni, con la sinistra al
governo la situazione per le donne musulmane in Italia è notevolmente peggiorata. Basta pensare che il governo di sinistra ha dato spazio e potere, anche all’interno della consulta
istituita presso il Ministero, a chi vorrebbe introdurre la poligamia e che continua a negare l’uguaglianza tra uomo e donna. Questo è inaccettabile. Negli ultimi 18 mesi, in Italia, 35
donne musulmane sono state uccise solo perché hanno scelto di vivere liberamente. Sono vittime scomode di cui, in base al relativismo di sinistra, è meglio non parlare.
L’Associazione delle donne marocchine ha istituito un numero verde che in pochi mesi ha raccolto 870 segnalazioni di violenza. Noi dobbiamo fare di tutto per aiutare e proteggere le donne che
vivono nel nostro Paese a cui è impedito per esempio l’apprendimento della lingua italiana, qualsiasi forma di relazione con italiani o che sono obbligate a vivere, anche per anni, senza
uscire, all’interno delle loro abitazioni». Al termine del suo intervento Souad Sbai ha voluto sottolineare «la serietà con cui Isabella Bertolini ha sempre affrontato il
tema cruciale dell’immigrazione e l’attenzione con cui ha accolto le istanze della comunità delle donne marocchine e non solo. Il suo atteggiamento è stato sempre aperto e privo
di pregiudizi. Se il Pdl andrà al governo, mi auguro che la nostra collaborazione possa essere sempre più intensa».

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