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Arezzo: Eutelia conferma la fine attività in un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico

By Redazione

Arezzo – Nessuna schiarita sul futuro dei 1.600 lavoratori, di cui circa 300 nel torinese, del settore informatica di Eutelia. I sindacati hanno incontrato l’azienda presso il
ministero dello Sviluppo Economico. Eutelia ha confermato l’intenzione di dismettere l’attività, come deciso dall’ultimo consiglio di amministrazione che si è riunito a
dicembre.

“L’azienda – scrivono i metalmeccanici e i lavoratori delle telecomunicazioni di Cgil, Cisl e Uil – ha continuato a non fornire alcuna informazione sui motivi della dismissione, sulle
valutazioni di carattere economico e/o industriale di tale decisione”. Una delegazione di lavoratori stamani ha manifestato sotto il ministero dello Sviluppo.

I sindacati hanno indetto uno sciopero per il 23 gennaio con manifestazione nazionale ad Arezzo, città dove si trova la sede centrale di Eutelia.

“Riteniamo che siano almeno 2.000 i posti di lavoro a rischio, di cui 60, se non intervengono smentite da parte dell’azienda, anche ad Arezzo”. E’ quanto dice in una nota la Slc/Cgil di
Arezzo ricordando che Eutelia ha annunciato la dismissione dell’industria tecnologica che comprende molti settori: dall’informatica alla gestione degli applicativi, dalla progettazione
del software a quello dell’hardware.

“E’ grave che Eutelia non abbia ancora fornito informazioni di dettaglio sulla sua strategia. Non sappiamo quindi per quali sedi e reparti si annuncia la dismissione né per quali
e quanti addetti”. Eutelia, attualmente, conta 2.500 addetti, circa 2.000 dei quali impegnati proprio nel settore IT, con sedi e uffici in tutta Italia mentre a Arezzo ha sede la
direzione della Società.

“Dinanzi all’assenza di comunicazioni ufficiali – continua la Slc Cgil – non possiamo non pensare che l’azienda sia intenzionata a procedere comunque e preliminarmente con licenziamenti
utilizzando la mobilità del personale per poi mettere sul mercato ‘scatole vuote’, più facilmente collocabili essendo il personale in mobilità”.

I sindacati, che hanno già indetto uno sciopero con manifestazione nazionale per il 23 gennaio a Arezzo, chiedono alla società “un piano industriale ed un aumento del
capitale societario” e criticano “l’attuale management”.

Ansa.it per NEWSFOOD.com

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