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Accademia, Pecci e Comune in rete per un polo di eccellenza

By Redazione

Firenze – La Regione Toscana ha riconosciuto al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato il ruolo di «Centro del sistema della rete regionale per l’arte
contemporanea», con la finalità di mettere in rete le diverse realtà dell’arte contemporanea in Toscana all’interno del contesto più generale della promozione della
cultura contemporanea.

Un passaggio importante verso questo obiettivo è, per l’assessore regionale alla cultura, l’impegno assunto oggi dal Pecci insieme all’Accademia di belle arti di Firenze e al Comune di
Prato, con la collaborazione della Regione Toscana e del ministero per l’università, per costituire a Prato di un polo di alta formazione artistica che valorizzi le vocazioni e le
opportunità presenti sul territorio.

Il primo atto concreto di questa volontà, sancita dalle firme apposte sotto il protocollo di intesa dal presidente dell’Accademia di belle arti di Firenze, Paolo Targetti, dal presidente
del Centro Pecci Valdemaro Beccaglia e dal sindaco di Prato, è l’avvio, in programma a partire dall’autunno di quest’anno, di un biennio sperimentale di corsi in arti visive e discipline
dello spettacolo che l’Accademia organizzerà a Prato in locali messi a disposizione dal Centro Pecci.
La sinergia tra i due enti offrirà, per l’assessore alla cultura, un significativo contributo alla diffusione tra i giovani dell’arte e della cultura contemporanea.
I percorsi formativi prevedono infatti sia laboratori di approfondimento creativo nel campo della pittura e della scultura che confronti sul campo, attraverso l’opera diretta dei curatori delle
mostre del Centro Pecci, con le problematiche museografiche e con la progettazione dei sistemi espositivi. Ma gli stage degli specializzandi dell’accademia avranno a disposizione anche le altre
strutture museali e teatrali di cui dispone la città di Prato, che ha aperto un canale preferenziale di sviluppo proprio nel settore delle arti visive, e ha al suo attivo tra l’altro
anche un’esperienza positiva e di successo come «Officina giovani».

La messa in rete di questa pluralità di competenze, professionalità e esperienze legate al territorio ma anche agli orizzonti più innovativi del contemporaneo costituisce,
nelle conclusioni dell’assessore alla cultura, un modello e una solida base di partenza per un polo di eccellenza formativa nel campo dell’arte contemporanea che mette la Toscana
all’avanguardia e può portare a risultati di grande interesse.

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