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A Roma pubblico e privato vogliono rigenerare la città – Fondazione ROMA RE generation

A Roma pubblico e privato vogliono rigenerare la città – Fondazione ROMA RE generation

By Giuseppe

La Fondazione ROMA RE generation ha coinvolto tutti gli attori per trasformare la capitale

Pubblico e privato vogliono rigenerare la città – Fondazione ROMA RE generation – FORUM – ASSOEDILIZIA informa

20 febbraio 2024

La Fondazione ROMA RE generation – FORUM – ASSOEDILIZIA informa

A Roma pubblico e privato vogliono rigenerare la città

 La Fondazione ROMA RE generation ha coinvolto tutti gli attori per trasformare la capitale

di Saverio Fossati

La fondazione ROMA REgeneration, di recentissima nascita, parte alla grande con il Roma Regeneration Forum, organizzato con Scenari Immobiliari all’Auditorium della Tecnica Confindustria nella capitale il 20 febbraio e a cui ha partecipato Assoedilizia. Nel panel nomi importanti, dal sindaco di Roma al ministro dell’Economia, a quello delle Imprese ai presidenti di numerose istituzioni pubbliche e private.

Il presidente della fondazione, Gianluca Lucignano, introdotto dalla moderatrice Costanza Calabrese, giornalista Rai che ha brillantemente gestito tutta la giornata di dibattito, ha aperto il Forum sottolineando che “Occorre rilanciare l’attrattività di Roma iniziando con lo spirito collaborativo. C’è chi sceglie di allontanarsi da Roma nonostante sia la più bella città del mondo. Nella nostra cultura c’è l’abitudine a lamentarci. Eppure abbiamo il dovere di renderla migliore e mostrarla nella sua luce più autentica: Roma ha perso terreno sul palcoscenico nazionale e internazionale, ma è arrivato il momento di rilanciarla. Ma non sarebbe realistico senza la collaborazione a tutti i livelli di governance: Regione.

Provincia e Comune devono lavorare a un tavolo comune con obiettivi al 2030 e al 2040. Un nuovo modello organico di sviluppo per recuperare i vuoti urbani.  Oggi presentiamo la prima ricerca, commissionata  a Scenari Immobiliari ma i risultati del nostro lavoro saranno a libera disposizione delle istituzioni.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è intervenuto per sottolineare che lo sviluppo di una città dipende tanto dal suo capitale finanziario quanto da quello civico. Si pensa spesso al patrimonio archeologico, alle bellezze a l vaticano ma ci sono bellezze sottovalutate che connotano Roma e potenzialità come i poli industriali intorno alla città, ma la seconda dimensione è quella internazionale: le istituzioni internazionali e il più alto numero di rappresentanze diplomatiche del pianeta. Poi c’è la conoscenza: università pubbliche, private e pontificie e centri culturali legati alle ambasciate vanno legati in una visione strategica. E il Giubileo sarà l’occasione per la modernizzazione dei servizi, a partire da quelli turistici e della mobilità. Roma è una questione nazionale e per questo confermo l’impegno del ministero a fianco di chi si impegna per il suo sviluppo.

La rigenerazione urbana, per il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, è determinata dalla necessità e dall’opportunità: “Questo è un momento molto positivo, esiste una condivisione tra attori pubblici e privati ed è doveroso trasformare Roma: ci sono una serie di fattori che concorrono, c’è un forte impegno di investimenti pubblici che fanno da spinta a quelli privati e una volontà forte di tutti per valorizzare questa stagione di trasformazione, recuperando le cose che erano ferme. Non è vero che oggi non si possa rimettere in moto tanti progetti bloccati e rifare la rete infrastrutturale della città: stiamo affiancando al più grande ciclo di investimenti infrastrutturali, 13 miliardi, da dieci anni a questa parte, le strutture immateriali che consentano l’evoluzione digitale della città, anche per i turisti. E favorire le rigenerazioni private: da noi la variante urbanistica si fa senza il doppio passaggio. Roma è la città più bella del mondo ma in molti quartieri il livello di qualità urbana è troppo basso, marciapiedi orrendi e scuole cadenti e di questo ci dobbiamo occupare”. E alla domanda di Costanza Calabrese su cosa ne pensu dei poooteri speciali per Roma Capitale ha risposto che “Con più poteri e più risorse si può fare di più ma non è vero che oggi, con la risorse se disponibili, non si possa già fare”.

La ribalta è stata poi occupata dal presidente di Scenari Immobiliari, Mario Breglia, che evidenziato come la rigenerazione urbana sia nata con Roma e duri da 2.700 anni: “Ogni epoca ha lasciato quelle tracce che rendono Roma unica nel mondo. La sfida per noi tutti è riuscire a migliorare questa città senza dimenticare il passato, anzi migliorandolo. Rigenerare significa non solo modificare o aggiungere mattoni ma creare una città più vivibile e attenta al sociale e con un mercato immobiliare vincente, con un modello organico di crescita: economia, società politica, privati tutti insieme”.  Breglia ha poi ripreso alcuni contenuti dell’indagine presentata al Forum: “Tra il 2021 e il 2024, le stesse persone che avevamo intervistato sulla città, in sostanza sul livello di sostenibilità, qualità della vita e turismo, hanno detto che Roma è passata dal quarto al secondo posto. E alla domanda per la visione della Roma di domani hanno risposto che si si tratta solo economia ma deve diventare la città ideale sotto molti punti di vista”.

Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha detto che Roma è l’emblema del made in Italy anche con significative attività produttive: “Ma è anche la città più amata dai turisti stranieri e compete con Londra con gli investimenti avviati sulla ricettività di alta gamma e questo ci fa capire come sia attrattivo il nostro Paese ed su questa alta gamma del turismo che noi dobbiamo puntare”.

Il Rapporto ROMA REgeneration, predisposto da Scenari Immobiliari per il Forum, è stata poi illustrata dal direttore generale Francesca Zirnstein: “Uno degli elementi è la sua dimensione, a fronte di Berlino e Parigi ha un territorio di rigenerazione di 96 chilometri quadrati di superficie territoriale trasformabile, pari a circa il 7,5 per cento della superficie territoriale complessiva della città (1.286 kmq),15 milioni di mq di nuova superficie utile lorda, 58 miliardi di euro di valore aggiunto immobiliare al 2050 e 104 miliardi di euro di “monetizzazione” delle ricadute sociali. Inoltrre – ha rilevato Zirnstein –  la partecipazione non è nuova ai temi della rigenerazione ma è soprattutto il modo, non solo attraverso le associazioni ma anche indiretta attraverso i mezzi che la tecnologia mette a disposizione”.

Fuori programma è arrivato il contributo di Gianni Letta, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, che ha evidenziato come sia fondamentale finalmente coinvolgere “Quel capitale civico di cui ha parlato il sindaco: le risorse servono ma vanno affidate non solo a chi ha le responsabilità di gestirle e spenderle ma anche a quel capitale civico con un modificazione corale, non possiamo lamentarci delle istituzioni pretendendo tutto da loro. Anche noi romani dobbiamo avere lo stimolo, la voglia e l’ambizione di fare qualcosa e di collaborare con le istituzioni. Lavorare insieme, come ha detto Gianluca Lucignano. E  costruire su quel grande passato un grande futuro. Sembra che noi romani del disincanto ci facciamo un vanto ma non sempre è una virtù, va messo da parte per il futuro di questa città”.

Il Forum ha poi dato spazio alla tavola rotonda dedicata a “Una nuova visione per una Capitale moderna”. Primo a intervenire Bernardo Mattarella,  CEO Invitalia, che ha presentato i piano urbani di sviluppo per le abitazioni sostenibili e inclusivi, per le scuole, ler ,le nuove tranvie: “Questi progetti  diventano 430 interventi per 1,9 miliardi finanziati dal Pnrr. Vogliamo essere la parte operativa di tutto questo, perché vengano realizzati. Il piano di Poste Italiane è stato illustrato da Silvia Maria Rovere, presidente Poste Italiane: Il nostro obiettivo è  stato molto avanti: il 90 dei 1.200 mezzi che usiamo a Roma è già elettrico e il progetto Polis della cittadinanza digitale per i piccoli Comuni elimina il pendolarismo consentendo di svolgere presso gli uffici postali dei piccoli Comuni molti servizi pubblici. Ma certo è un progetto molto complicato perché mette in comunicazione banche dati diverse tra loro”. Il giubileo è stato al centro dell’intervento di Marco Sangiorgio, CEO Giubileo 2025: “Noi siamo un pezzo di una rete con 45 soggetti e gli stanziamenti assommano 1,1 mld per il trasporto pubblico e 100 milioni per le strade: anche se i pellegrini non se ne renderanno conto,  i romani ne beneficeranno”. “Stiamo cercando di contribuire a questa nuova visione e allo sforzo nel disegnare la città del futuro, e in questo le politiche sportive hanno sono molto rilevanti – ha detto Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico  – utilizziamo per lo sport l’1,3% del territorio per lo sport. Ma bisogna non solo partecipare ai grandi eventi, saperli gestire”. Marcella Trombetta, preside della facoltà di  Scienza e Tecnologia per lo sviluppo sostenibile e One Health – UCBM ha ricordato che veniamo da un’attività antropica decuplicata dal secolo scorso, mentre Giancarlo Scotti, CEO CDP Real Asset SGR, ha illustrato i progetti già avviati: “Cdp crede moltissimo al settore immobiliare e agisce su tre direttrici: l’abitare sociale, come il social housing per studenti e anziani,  la riqualificazione del patrimonio turistico del Paese e infine quella degli immobili ex pubblici. Su Roma abbiamo lanciato un fondo proprio per il senior housing e lo student housing e abbiano avuto proposte interessanti che quest’anno partiranno. Ma il settore per noi fondamentale a Roma è la rigenerazione di immobili ex pubblici, con 1 miliardo di investimenti sulla capitale: sette aree che hanno perso la loro vocazione, dalle torri dell’Eur che ospiteranno le Ferrovie, all’Istituto geologico che ospiteranno uffici hi-tech e della Regione, e che vanno riadeguati ai nuovi modi di vivere, lavorare e studiare”.

L’intervento di Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, ha parlato dei lavori per il Giubileo: “E’ un’occasione unica, anche per l’ottimo rapporto con il Comune di Roma; è un atto dovuto ai nostri cittadini. Ci faremo trovare pronti dopo l’occasione mancata dell’Expo.  Stiamo anche rigenerando la Sanità regionale spostando l’ospedale con 56 edifici e così la Sapienza che diventerà una residenza universitaria. Il San Camillo deve trovare una nuova collocazione per reagire alla perdita annua di 300 milioni. Ma abbiamo assunto 4mila nuove unità.  E dobbiamo riformare il territorio con i medici di famiglia, a fronte di  250mila accessi ai Pronto soccorso su 600mila che si concludono senza esito, così come dobbiamo rileggere i bisogni del territorio eliminando la concentrazione delle specialità solo in Roma”.

Alle “Strategie per un modello organico di crescita” è stata dedicata la seconda e conclusiva tavola rotonda, che ha visto il contributo di Umberto Lebruto,CEO FS Sistemi Urbani (che partecipa alla Fondazione ROMA RE generation): “Grandi aree accumulate negli anni intorno alle città sono ormai inutilizzati perché le merci non passano più da quegli scali. A Roma ci sono grandi tesoretti intorno alle stazioni e ora dobbiamo ricucire le parti di città lasciando ai cittadini più socialità. Dobbiamo vincere il tempo, perché gli investitori verranno a Roma se saremo credibili”. Vittorio Loreto, direttore Sony CSL – Rome, ha richiamato i progetti di rigenerazione urbana di cui si occupano, in particolare analizzando le situazioni alla luce delle loro competenze tecnologiche: “In molte città la disomogeneità sociale è indotta dal censo, soprattutto sotto il profilo immobiliare. Ma la nostra tecnologia consente di rilevare traffico e sicurezza pedonale o prevedere l’arrivo dell’autobus”.  Franco Parasassi, Presidente Fondazione Roma (da poche settimane socia della Fondazione ROMA RE generation) ha richiamato la necessità dei dati per poter intervenire sul territorio: “Ci sono 640 auto per ogni mille abitanti, a Londra 360. E le morti premature per ossido di azoto, se a Milano sono 1.600 l’anno, a Roma sono 1236 – ha detto Parasassi -. Possiamo portare avanti progetti simbolo, centrati sulla mobilità sostenibile. Quindi andremo a sostenere con 1 milione  la realizzazione di una pista ciclabile dal lungotevere Artigiani al ponte Testaccio sino al mattatoio. Dimostrando che da un progetto di mobilità sostenibile si può risalire a un progetto di rigenerazione urbana.” Dopo l’intervento di Nicola Maccanico, CEO Cinecittà, che ha richiamato la centralità del nodo infrastrutture, Barbara Marinali (Presidente ACEA) ha evidenziato che Acea realizza grandi infrastrutture in sei Regioni “Come il raddoppio dell’acquedotto Peschiera, che consentirà di mettere in sicurezza e la gara del termovalorizzatore che chiuderà il ciclo di rifiuti di questa città”. Vincenzo Nunziata, Presidente Aeroporti di Roma ha detto che si cerca di rendere Roma il punto d’ingresso ideale in Italia attraverso Fiumicino: “Ovviamente le infrastrutture aeroportuali appesantiscono il territorio e cerchiamo di renderle sostenibili  e per questo il treno è il nostro interlocutore ideale e abbiamo concluso un accordo con Ita e Ferrovie perché si possa fare già lì il check in, e se avessimo una bella interconnessione treno-aereo potremmo consegnare il bagaglio al treno per poi recuperarlo all’arrivo dell’aereo”. L’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Maurizio Veloccia ha dato l’ immagine di una città che vuole cambiare ma che ha bisogno di grandi sinergie, senza dividersi ma facendo squadra. Come hanno fatto le altre città che sono decollate”.

ASSOEDILIZIA informa

 

 

 

 



Chi  è Saverio Fossati

Saverio Fossati

Dall’inizio del 2024  Saverio Fossati, ex Sole 24 Ore, collabora con Assoedilizia  con articoli e note informative. Ora è responsabile della comunicazione dell’Associazione – presidente Achille Colombo Clerici- dando il suo contributo anche per l’organizzazione dei convegni.
Nato nel 1960 a Milano, laureato in giurisprudenza, ha iniziato nel 1987 la sua carriera giornalistica, specializzandosi nel settore immobiliare.
Ha collaborato nel 1987-1994, da free lance, a diverse testate e periodici tra cui: Il Corriere della SeraIl MondoClub 3Il GiornoLa VoceMFItalia OggiGente MoneyCase di ClassCase & CountryDove.
Nel periodo dal 1992 al 2000 è stato direttore scientifico del mensile Ipsoa Immobli & Proprietà.
Nel 1994 viene assunto a Gente Money e dal dicembre 1998 passa a Il Sole 24 Ore dove si occupa ininterrottamente (salvo il biennio 2008-2009 nella start up del maschile IL de Il Sole 24 Ore) di materie fiscali e immobiliari. Crea e coordina il quotidiano digitale del Condominio sino al novembre 2022.
Dal 2020 al 2022 coordina tutte le pagine, gli inserti e le guide dedicate al superbonus del 110% sul Sole 24 Ore. Dal 1° novembre 2022 lavora da free lance.
Ha partecipato dal 1989, a un centinaio di trasmissioni televisive e radiofoniche, ha moderato circa 250 convegni sui temi in cui si è specializzato e ha scritto 14 volumi sui temi della proprietà, della locazione e del condominio per Sperling & Kupfer, Franco Angeli, Il Sole 24 Ore e alcuni istituti di credito.

Wikipedia

https://it.wikipedia.org › wiki › Saverio_Fossati
Dal dicembre 1998 diviene giornalista de Sole 24 Ore dove si occupa di materie fiscali e immobiliari e dove è vice Capo Servizio.
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Saverio Fossati

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