Si è spento Enzo Biagi
6 Novembre 2007
“Per incarico della famiglia, con estremo dolore, annuncio che il dottor Biagi si è spento con serenità”, con queste parole Giorgio Massarotti, medico della clinica Capitanio di
Milano, ha dato notizia della morte di Enzo Biagi, che era ricoverato dal 26 ottobre e che nelle ultime ore era peggiorato in modo irreversibile.
Non era il primo ricovero per quest’uomo di 87 anni dalla fibra forte e combattiva, che, come egli stesso aveva reso noto, aveva subito due pneumotoraci e sei by-pass e che aveva sopportato
l’enorme dolore provocato dalla morte della moglie Lucia (nel 2002) e della figlia Anna (di soli 47 anni, nel 2003).
Quando Enzo Biagi si è spento (come “una foglia d’autunno” staccata dall’albero, per usare una delle ultime immagini che il giornalista ha dato di sé), con lui erano presenti le
altre due figlie, Bice e Carla, ed i generi.
Erano le 8 di martedì mattina e le figlie erano da poco arrivate in clinica, dopo la prima notte passata a riposare a casa: “Si è addormentato sereno prima della morte – ha
raccontato Bice ai giornalisti – Devo dire che aveva programmato tutto anche per noi, ci ha fatto dormire qualche ora a me e mia sorella, e ci ha aspettate”.
E’ una giornata triste per l’Italia intera, che ha perso uno dei suoi maggiori cronisti ed una persona eccezionale anche a livello umano. E il mondo della politica, del giornalismo e dello
spettacolo esprime cordoglio e rende omaggio a questa grande figura, che il presidente Napolitano ha definito “una grande voce di libertà”.
In questi giorni dalle figlie, che non hanno mai rifiutato il dialogo con i giornalisti, sono giunte le informazioni sullo stato di salute di Biagi, ma anche qualche racconto, che descrive
l’animo e le sensazioni del padre: “Ha sul petto il distintivo di Giustizia e Libertà, era una delle cose a lui più care, di cui parlava di più” – ha raccontato Carla
riferendosi all’attività di partigiano, mentre Bice ha spiegato che Biagi ha vissuto come un dono la possibilità di tornare ad essere un giornalista anche in televisione [dopo il
cosiddetto editto di Sofia di Berlusconi]: “Ha avuto dei grandissimi dolori privati, negli ultimi anni, ma la vita gli ha dato un ultimo regalo – ha spiegato la figlia – perché pochi
mesi fa ha potuto riprendere, per qualche mese, il lavoro che aveva fatto tutta la vita”.
La camera ardente allestita presso la clinica Capitanio di Milano (con accesso attraverso l’ingresso di via Quadronno) rimarrà aperta per due giorni e giovedì mattina la salma di
Enzo Biagi tornerà a Pianaccio (il piccolo borgo di Lizzano in Belvedere, sull’Appennino bolognese, dove il giornalista è nato e dove riposano la moglie e la figlia) per i
funerali.
“Lo portiamo nel posto da dove, come lui diceva, «Non sono mai partito»”, hanno annunciato le figlie.