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ROMA – The road to contemporary art

By Redazione

Sei sedi espositive, 50 gallerie nazionali ed internazionali, oltre 35mila visitatori in quattro giorni, 10 navette che hanno collegato con puntualità tutte le sedi, centinaia di
collezionisti giunti da ogni parte del mondo, oltre settanta gallerie e spazi diversi aperti la notte del Freaky Friday, una attenzione fortissima dei media nazionali e non solo.

Ma ciò che ha determinato il successo di ROMA non sono i numeri bensì l’entusiasmo e la consapevolezza di tutti i soggetti coinvolti di aver assistito e partecipato ad un evento
memorabile: ROMA ha infatti inaugurato una nuova era e da oggi le fiere d’arte non saranno più le stesse. Non una fiera, non una mostra d’arte, ma un evento unico nel suo genere che ha
abbandonato gli asettici e caotici corridoi dei padiglioni fieristici per accogliere i visitatori e gli espositori nell’atmosfera quieta e rasserenante dei saloni di alcuni tra i più bei
palazzi storici della città.

Un sapiente connubio di storia e contemporaneità che non ha coinvolto solo il mercato dell’arte ma tutta la società civile che, con la sua unanime ed entusiastica partecipazione,
ha dimostrato di essere aperta e pronta ad accogliere nuove proposte culturali.

Un progetto complesso e articolato, impossibile per alcuni, che Roberto Casiraghi ha realizzato con coraggio, attuando con caparbietà la tesi che sin dall’inizio lo ha ispirato in questa
avventura: una manifestazione di successo deve porsi come obiettivo la fruizione dell’arte da parte di un pubblico quanto più vasto possibile.
E’ per questa ragione che ha voluto accostare alle quattro sedi che hanno ospitato le gallerie due mostre d’arte: Incipit curata da Ludovico Pratesi allestita nel Palazzo Rospigliosi e
Cose Mai viste curata da Achille Bonito Oliva, allestita nello spettacolare scenario delle Terme di Diocleziano con i capolavori delle collezioni private degli espositori.

Siamo solo all’inizio. Roberto Casiraghi promette per il prossimo anno nuove sorprese; arrivederci al 2009, dal 2 al 5 aprile.

Informazioni: www.romacontemporary.it

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