Pari Opportunità – A Bologna le scuole umbre si confrontano con quelle emiliane
7 Novembre 2007
Bologna – Due regioni italiane, tradizionalmente all’avanguardia sul versante dell’acquisizione e della tutela dei diritti, dell’attenzione alla dignità umana in tutte le sue
forme e dell’affermazione dei servizi alla persona, si sono confrontate sulle pari opportunità e sulle differenze di genere così come vengono “apprese” sui banchi scolastici.
Umbria ed Emilia Romagna, attraverso le rappresentanze di cinque scuole superiori, hanno condiviso oggi a Bologna, nell’ambito del Com-Pa (il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei
Servizi al Cittadino e alle Imprese), le esperienze e le riflessioni elaborate in classe lavorando su progetti incentrati su “genere e diritto di cittadinanza”. Si è trattato degli
studenti di tre scuole umbre (l’Istituto statale di istruzione superiore “Salvatorelli” di Marciano, il Liceo classico “Mariotti” di Perugina e il Liceo statale “Properzio” di Assisi) e di due
dell’Emilia Romagna (il Liceo ginnasio statale Cevolani di Cento e l’Istituto professionale Mortante di Sassuolo) che hanno dato vita ad un vivace dibattito nel quale sono emerse
consapevolezze, dubbi e proposte maturati esplorando insieme ai propri insegnanti il complesso rapporto genere-cittadinanza-democrazia.
Per l’Umbria l’esperienza è partita da una proposta lanciata dalla Provincia di Perugia (Assessorato alle Pari opportunità), in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale,
che ha visto impegnate per circa due anni otto scuole superiori in un lavoro volto a contribuire ad accrescere la cultura di genere nel mondo della scuola, portando i giovani a riflettere per
aumentare la consapevolezza di tutte le implicazioni sociali della parità: nella formazione, nel mondo del lavoro, nella vita privata. L’esperienza è stata condotta attraverso il
metodo della “scrittura di sé”, sotto la guida di un Comitato di esperti composto da Maria Teresa Marziali (pedagogista), Cristina Gatti (docente presso l’Itas Bruno di Perugia),
Francesca Marino (docente Liceo Properzio), Cinzia Mion (psicologa), Eleonora Mosconi (docente di lettere) e Rosaria Porcaro (docente di storia contemporanea). Dopo due anni di attività,
i ragazzi coinvolti nel progetto sono giunti alla consapevolezza che, nonostante i tanti diritti conquistati, la parità non si sia completamente affermata neanche in società
complesse come la nostra. Analoghe esperienze sono state condotte in Emilia Romagna, come dimostrato dal confronto di Bologna. Nonostante le molte conquiste raggiunte, vi è la sensazione
che ancora molto debba essere compiuto, per abbattere gli stereotipi che continuano a imperversare, per creare una società che riconosca ad entrambi i sessi il diritto
all’autoaffermazione e alla relazione.
E dal punto di vista dei ragazzi il mondo del lavoro sembra essere quello più insidioso, in cui continuano ad annidarsi i germi della discriminazione di genere. Da qui l’esigenza di
continuare a lavorare su questo campo, magari in più stretto collegamento tra le scuole di regioni diverse, dando luogo ad azioni sempre più incisive che conducano, come è
stato sottolineato questa mattina, alla rottura degli stereotipi di genere ancora presenti. La Provincia di Perugina, come ricordato questa mattina dall’assessore alle pari opportunità
Daniela Frullani, nell’ambito dell’Anno europeo delle Pari opportunità e contro ogni forma di discriminazione ha voluto comunicare all’esterno i risultati di quanto elaborato nelle
scuole umbre poichè “è compito delle Istituzioni pubbliche infondere sicurezza e mandare messaggi di speranza. Attraverso uno sforzo corale di tutti i soggetti interessati –
è la convinzione dell’assessore – occorre dimostrare che la realtà può essere modificata fin da ora, e non in un futuro remoto”. Al progetto “Scuola e cultura di genere:
giovani a confronto” hanno partecipato anche gli Istituti comprensivi 1 e 2 di Assisi, l’Istituto professionale di Stato per i servizi alberghieri e della ristorazione di Assisi, l’Istituto
tecnico commerciale per il turismo di Stato “Scarpellini” di Foligno, il Liceo scientifico “Alessi” di Perugia.