FREE REAL TIME DAILY NEWS

Ogm: Si apre una nuova era per le biotecnologie in Europa

Ogm: Si apre una nuova era per le biotecnologie in Europa

By Redazione

Bruxelles – Si apre una nuova era per gli Ogm in Europa: è pronta la deregulation promossa dal presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, che il commissario
alla salute John Dalli ha fatto propria in una proposta che presenterà dopodomani a Bruxelles. Così, come promesso, i singoli governi dell’Ue saranno liberi di scegliere se
coltivare o meno sul loro territorio gli Ogm autorizzati, in base all’attuale procedura in vigore a livello europeo.    

Cibo di Frankenstein per gli ambientalisti a cui hanno decretato guerra, nuove opportunità di sviluppo per l’industria biotecnologica: sul futuro degli Ogm Bruxelles sembra aver trovato la
soluzione salomonica per uscire da un impasse che dura da oltre un decennio. Ad oggi infatti, il Consiglio Ue non é mai riuscito a riunire – su una proposta di autorizzazione in materia di
Ogm – né una maggioranza a favore né una contraria, lasciando quindi la decisione finale alla Commissione europea.   

La proposta che lancerà Dalli, martedì 13 luglio, non si limita però alla libertà di scelta di coltivare o meno gli Ogm. Si tratta di una strategia a 360 gradi che
pone il commissario al centro della gestione del settore, in grado di muoverne tutte le leve. Secondo quanto appreso dall’Ansa infatti, sono tre i documenti sul tavolo: una comunicazione generale
su come l’Europa vuole impostare il futuro degli Ogm; una proposta di modifica della direttiva Ue per permettere agli Stati membri di decidere se coltivarli o meno sul loro territorio; quindi
nuove regole per facilitare la coesistenza tra produzioni convenzionali, biologiche e ogm. 

Quest’ultimo elemento rappresenta una vera novità. In effetti, la coesistenza è stata fino ad oggi responsabilità del commissario all’agricoltura, spostarla nel dossier del
responsabile per la salute è stata una decisione politica e tattica, oltre che organizzativa. Infatti, tramite i modi e le condizioni in cui si applica il principio di coesistenza si
può influenzare o meno la coltivazione di Ogm in Europa. Non ci sarà invece nessun cambiamento sulla procedura decisionale per i prodotti Ogm importati, venduti e trasformati in
alimenti.   

La proposta di Bruxelles ha una doppia valenza: mettere gli Stati membri davanti alle loro responsabilità; quindi permettere alle autorità nazionali, regionali o locali di
rispettare il più possibile – in materia di coltivazione – la volontà dei produttori e dei loro consumatori.   

La proposta aprirà un dibattito a livello europeo che si annuncia impegnativo. Parigi non ha nascosto la sua contrarietà all’approccio scelto da Bruxelles chiedendo delle condizioni
di autorizzazione degli Ogm più severe”. Il ministro per le politiche agricole Giancarlo Galan, non si è ancora pronunciato ma, in linea generale, in materia di Ogm ha tenuto a
precisare nei giorni scorsi: “Incoraggerò la ricerca e la sperimentazione anche in questo campo. Non permetterò che l’Italia si ritrovi a pagare gap difficilmente recuperabili in un
terreno strategico come la conoscenza”.

Ansa.it per NEWSFOOD.com

VISITA LO SHOP ONLINE DI NEWSFOOD