Natale: Coldiretti, solo Made in Italy per 3 italiani su 4

22 Dicembre 2009
Tre italiani su quattro (75 per cento) per Natale pensano di acquistare prodotti Made in Italy evidenziando un atteggiamento “patriottico” di molto superiore a quello degli altri Paesi europei
dove in media solo il 59 per cento dei cittadini metterà sotto l’albero prodotti del proprio Paese. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che la stragrande maggioranza degli
italiani in occasione del menu’ di Natale escluderà dalle tavole i prodotti stranieri, dallo champagne alle ciliegie cilene, dal salmone all’ananas, dalle ostriche al caviale, sulla base
dell’indagine “Xmas Survey 2009” di Deloitte.
Se oltre nove italiani su dieci, secondo Confesercenti, trascorreranno la vigilia e il pranzo di Natale a casa con parenti e amici, a vincere saranno soprattutto – sottolinea la Coldiretti – i
piatti della tradizione italiana: dal cappone in Piemonte alla minestra di cardi in Abruzzo, dalla brovada e muset con polenta in Friuli, alle scillatelle in Calabria, dal pandolce in Liguria
alla pizza de Nata’ nelle Marche, dai canederli in Trentino allo sfincione in Sicilia e molte altre specialità presenti in tutte le Regioni italiane.
Portare in tavola meno caviale, ostriche e salmone e piu’ bollito, cappelletti in brodo e pizze rustiche che recuperano le tradizioni del passato, è – continua la Coldiretti – un motivo
per riassaporare i gusti del passato, ma anche per ridurre le spese del cenone e del pranzo di Natale. La tendenza è dunque quella di una sostanziale tenuta del cibo made in Italy con
l’abbandono delle mode esterofile del passato pagate a caro prezzo. Evitare snobismi come l’acquisto di frutta fuori stagione consente di risparmiare moltissimo con le ciliegie cilene che –
precisa la Coldiretti – possono superare i 20 euro al chilo, senza peraltro garantire la stessa freschezza e genuinità di arance, mandarini, clementine e kiwi di produzione nazionale. E il
98 per cento dei brindisi sarà Made in italy con una netta sconfitta dello champagne rispetto allo spumante con quasi 140 milioni di bottiglie stappate in Italia e all’estero.
Peraltro con il Natale c’è una maggiore disponibilità di tempo libero e sono in molti a cogliere l’occasione per dedicare un po’ piu’ di tempo ai fornelli che, oltre ad essere una
occasione di svago, fa bene alle tasche e alla salute. Il fai da te casalingo garantisce – precisa la Coldiretti – maggiore qualità perché offre la possibilità di scegliere
con cura gli ingredienti e consente anche di risparmiare poichè i cibi pronti per il consumo arrivano a costare anche cinque volte il prezzo elle materie prime impiegate. Il consiglio
della Coldiretti è quello di preferire i prodotti venduti direttamente dagli imprenditori agricoli in azienda o nei mercati poiché garantiscono genuinità, convenienza ed una
maggiore originalità rispetto alle offerte natalizie standardizzate dei punti vendita tradizionali.
E’ infatti boom di cesti, regali, pranzi e cenoni, “doc”, locali e caratteristici del territorio, nelle case e nei ristoranti, secondo la Coldiretti che presenta l’unico “rapporto sugli acquisti
dei prodotti alimentari direttamente in fattoria e cantine”, realizzato da Coldiretti/Agri2000. Sabato 19 dicembre alle ore 10,30 al mercato di Campagna Amica Circo Massimo in via San Teodoro, 74
a Roma sarà fatta luce su un fenomeno in controtendenza rispetto alla crisi perché – sostiene la Coldiretti – concilia la necessità di ottimizzare la spesa con quella di
garantirsi la qualità e la sicurezza del cibo per menu’ delle feste veramente “doc”.
Insieme ad una vasta esposizione dei caratteristici cesti tipici di Natale delle diverse regioni italiane ed altre curiose idee regalo che si trovano nei mercati degli agricoltori in programma
per le feste in tutta Italia, sarà presentata la piu’ completa analisi di un fenomeno che sta crescendo rapidamente in Italia e all’estero, con indicazioni sulle aziende, i prodotti, i
luoghi, i clienti, la spesa nelle diverse regioni. Intervengono il presidente della Coldiretti Sergio Marini, il presidente di Agri 2000 Camillo Gardini, il responsabile del ristorante Antica
Pesa di Roma Francesco Panella e il Direttore generale della Fondazione Campagna Amica Toni De Amicis.