Mister prezzi? Aduc: «fumo negli occhi per dare medaglie»
12 Febbraio 2008
Firenze – Purtroppo Mister Prezzi si sta dimostrando quello che avevamo preannunciato, una istituzione inutile e dannosa; per i consumatori, per le aziende, per il mercato e a
tutto vantaggio del principale avversario della libertà di mercato, il Fisco esoso.
E’ il caso Marche a fare da apripista. Il prossimo 15 febbraio verrà concluso un accordo tra Mister Prezzi, Regione Marche, associazioni di commercianti, «coordinamento
associazioni di consumatori» e diversi operatori del settore distribuzione: per sei mesi i prezzi di alcuni prodotti (alimentari freschi esclusi) saranno bloccati. I negozi interessati
esporranno il loro bel distintivo della campagna (un simbolo rosso con la scritta ‘prezzi bloccati’ e un lucchetto col simbolo dell’euro).
Quindi l’istituzione regionale e l’istituzione nazionale (Mister Prezzi) avranno contribuito a:
– indicare i negozi di serie A e di serie B, cioè quelli buoni e quelli cattivi. Alla faccia della legge che e’ uguale per tutti;
– congelare i prezzi alti attualmente in vigore e che, presumibilmente, prima del blocco subiranno ulteriori aumenti;
– distrarre l’attenzione di legislatori e consumatori dalla causa principale della lievitazione dei prezzi, il Fisco locale, regionale e nazionale. Nonché i lacci e lacciuoli che le
amministrazioni locali, in barba alla legge Bersani sulla liberalizzazione degli esercizi commerciali (114/1998), applicano per conservare il loro potere sul commercio (1).
Mister Prezzi, che potremmo tranquillamente rinominare come «Mister Toppa», sta proprio svolgendo questa funzione di «mettere una pezza» sulle ferite lacero-contuse del
nostro regime economico a libertà vigilata e condizionata.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
(1)