Il ruolo della logistica sugli aumenti dei prodotti agroalimentari
8 Novembre 2007
In relazione alla questione degli aumenti dei prezzi dei prodotti agroalimentari Confagricoltura richiama l’attenzione su un aspetto trascurato ma molto importante, che è quello
dell’inefficienza della logistica italiana che si riflette sui rincari.
Oggi, secondo un’indagine Ismea-Mipaaf, trasporto e logistica incidono per oltre il 30% sul fatturato delle imprese. Come dire che quasi un terzo dei costi dipende da questi fattori.
“E purtroppo – commenta Confagricoltura – il sistema italiano di trasporti è inefficiente rispetto alla realtà europea.
Innanzitutto è molto sbilanciato verso il trasporto su gomma: l’84% delle merci viaggia in autotrasporto e solo l’1,43%, via ferrovia; mentre l’incidenza dei sistemi intermodali è
praticamente trascurabile. E’ poi frammentato in tantissime micro imprese che perdono sempre più terreno rispetto ai concorrenti stranieri. Nel 1990 la quota di mercato dei trasporti su
strada delle imprese italiane nel flusso di merci con l’estero era del 54%; nel 2005 era del 35%. Sul traffico aereo si è perso molto di più (da 66% al 24%).
Confagricoltura ricorda che in Italia ci sono 111 mila imprese di autotrasporto. In Germania 50 mila, in Francia 38 mila ed in Olanda 8500. Un’impresa italiana trasporta ogni anno 883 mila
tonnellate/chilometro; una francese 3,2 milioni di tonnellate ed una tedesca 3,9 milioni di tonnellate.
“Ma è soprattutto il costo per l’autotrasporto – commenta l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – che denota l’arretratezza della nostra logistica. In Italia, il costo
chilometrico è superiore a quello di Francia, Spagna e Germania”.