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Farmaci: l'antitrust conferma carattere monopolista dell'attuale sistema legislativo

By Redazione

Roma, 10 Ottobre 2007 – La sentenza dell’Autorità Garante della Concorrenza a carico di quattro aziende distributrici di farmaci, avviata grazie alla segnalazione/denuncia del
Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, che ha rilevato in tre regioni (Abruzzo, Puglia, Basilicata) la violazione della legge sulla concorrenza finalizzata ad impedire l’entrata nel mercato
delle parafarmacie per la vendita dei farmaci d’automedicazione, è l’ulteriore conferma del carattere monopolista dell’attuale sistema di distribuzione del farmaco.

I fatti contestati dall’AGCM sono la punta dell’iceberg di un sistema diffuso su tutto il territorio nazionale.

La lettura del testo con cui l’Autorità contesta alle aziende la condotta anticoncorrenziale mette in luce quali siano i veri “suggeritori” di tali comportamenti.

I titolari di farmacia e le loro Associazioni di categoria controllano a vario titolo il 75% dei distributori intermedi determinandone i comportamenti e le politiche commerciali (fonte
Antitrust), costituendo in questo modo un “trust” in grado d’impedire l’entrata nel mercato di qualsiasi soggetto “non in linea” con l’attuale sistema legislativo.

Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti ritiene che quanto contestato dall’AGCM sia l’ennesima riprova dell’esigenza improcrastinabile di procedere ad una riforma profonda dell’attuale sistema
che regola il mercato della distribuzione del farmaco, a cominciare da quella al dettaglio e dall’eliminazione del numero chiuso delle farmacie.

L’articolo presente nel d.d.l 1644 (“terza lenzuolata Bersani”) che prevede la dispensazione di farmaci con obbligo di ricetta in esercizi diversi dalle farmacie ed attualmente in discussione
al Senato, è una formidabile occasione in questa direzione da cogliere immediatamente.

Con tale provvedimento verrebbe operata una vera riforma liberale capace d’innescare meccanismi pro-concorrenziali in grado di migliorare l’offerta e in prospettiva di diminuire il prezzo dei
farmaci.

Una riforma necessaria per proseguire senza indugi nelle politiche di liberalizzazione e modernizzazione dell’economia italiana.

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