Diabete, le bibite light peggio di quelle zuccherate

8 Febbraio 2013
Nonostante il sentire comune, le bibite dolcificate con zucchero aumentano il rischio di diabete di tipo 2 meno di quelle light, con l’aggiunta cioè di dolcificanti come aspartame,
saccarina e simili.
E’ il riassunto di una ricerca dell’INSERM, (l’Institut National de la
Santé et de la Recherche Médicale) di Francia, diretta dai dottori Francoise Clavel-Chapelon e Guy Fagherazzi e pubblicata sul “Journal of Clinical Nutrition”.
L’indagine è iniziata con lo scopo preciso di valutare l’impatto sulla salute delle bevande light e di quelle zuccherate tradizionalmente.
Così, è stato creato un campione di lavoro: 66.000 donne francesi, di cui per 14 hanno sono state monitorate dieta e salute.
Allora, primo dato ad emergere l’aumento del rischio diabete a prescindere dal tipo di bevanda: +30% di probabilità se si consumavano 359 ml/settimana, +60% per 603 ml/settimana.
Discriminando poi tra le bevanda, fissando un consumo medio di 500 ml/settimana, le consumatrici di bevande light avevano un +15% di rischio rispetto a quelle zuccherate tradizionalmente. Se
invece la soglia di consumo era 1,5 litri/ settimana, le bevande light portavano ad un +59% di rischio.
Caso limite, quello della donne che bevevano solo succo di frutta puro: nessun aumento di rischio diabete.
Riassumendo il lavoro, la coppia Chapelon-Fagherazzi è pronta ad individuarne i limiti. In particolare, la mancanza di aggiornamento, il tipo di bevanda veniva individuato all’inizio,
non considerando possibili cambi di gusto, e l’impossibilità di stabilire un nesso univoco di casualità tra diabete e bevanda. Detto questo, ed avendo già in programma
ricerche d’approfondimento, i due studiosi sono convinti che “Contrariamente al pensiero convenzionale, il rischio di diabete è più alto con le bevande light, rispetto alle
normali bevande zuccherate”.
Matteo Clerici
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