Cremona: mozione del consigliere Rusca sui biocarburanti
7 Novembre 2007
Cremona – Organizzare a Cremona un convegno di livello regionale sul tema dei biocarburanti e attuare tutte le iniziative possibili affinché Cremona diventi “distretto” per lo
studio e la produzione di biocarburanti di derivazione vegetale.
Sono le richieste contenute in una mozione presentata dal consigliere provinciale Carlo Rusca (Forza Italia). La lunga premessa, ricca di dati, parte dall’eccessiva produzione di anidride
carbonica, uno dei più pericolosi gas che provocano l’effetto serra, e dalla limitatezza dei giacimenti di carburanti fossili. Poi la mozione ricorda gli impegni del protocollo di Kyoto
e quelli presi con l’Unione europea, fra i quali la derivazione da biocarburanti del 6% dell’energia entro il 2010.
Con l’uso del bioetanolo, sostiene Rusca, l’emissione di CO2 è molto inferiore e in pochi anni potrebbe essere ridotto del 30% il consumo di petrolio. La mozione afferma pertanto che si
dovrebbe incrementare di molto la produzione di bioetanolo, utilizzando il milione circa di ettari di terreno poco fertile incolti. Il consigliere proponente entra anche nel merito: il vegetale
più conveniente, afferma, è il miscanthus. “Questa pianta, che ha una grande resa energetica, non è infestante, è molto resistente a malattie e parassiti, cresce
anche su terreni aridi, richiede poche cure e poca acqua, è adatta al nostro clima, dura parecchi anni e si raccoglie in inverno. Rende circa 20mila litri di bioetanolo per ettaro, ma si
pensa di arrivare a 30mila”. Sarebbe anche un’ulteriore opportunità per l’agricoltura.
Altro pregio dell’utilizzo di tale coltura, secondo Rusca, è che si può evitare di togliere spazio alle produzioni alimentari.
Molte case automobilistiche, conclude la mozione prima di passare alle richieste di impegno, da anni vendono auto funzionanti a bioetanolo, e sempre dalle case automobilistiche, insieme alle
maggiori compagnie petrolifere, è stata costituita l’Alliance for sinthetic fuels in Europe proprio per sviluppare anche nel nostro continente l’utilizzo del nuovo carburante. Da qui la
richiesta che la Provincia di Cremona si faccia promotrice, almeno a livello regionale, dello studio e della produzione di biocarburanti.