FREE REAL TIME DAILY NEWS

Cremona: Giulio Giorello protagonista de «Aperitivi in Provincia»

Cremona: Giulio Giorello protagonista de «Aperitivi in Provincia»

By Redazione

 

Sarà il filosofo Giulio Giorello con il suo nuovo libro «Libertà. Un manifesto per credenti e non credenti», scritto con Dario Antiseri, l’ospite de
«Aperitivi in Provincia» di venerdì 19 dicembre alle ore 20,45 presso la sala Consiliare della Provincia.

Dario Antiseri è un filosofo cattolico, innamorato di Pascal. Giulio Giorello è un matematico e un filosofo che ama definirsi «ateo protestante». Possono le
loro voci concordare sul valore della libertà da due prospettive così distanti? È la sfida di questo volume, che i due autori raccolgono in due interventi distinti
sul pluralismo, il no a ogni pretesa di assolutismo o verità, la laicità come terreno comune sui cui discutere per laici, atei e credenti. Un libro che interviene nel
cuore del grande dibattito della nostra democrazia, in cui a confrontarsi sono la scienza, la libertà d’espressione, la Chiesa e la fede in Dio.

Giorello ha condiviso la sua riflessione sulla libertà e sul relativismo con Antiseri, arrivando a spaziare sulle centrali questioni etiche del nostro tempo: dal rapporto
scienza-fede a quello relativismo-assolutismo. Insomma, un filosofo laico e un cattolico a confronto. Per Giorello non esistono verità assolute mentre per Antiseri la tradizione
cattolica è aperta ad idee diverse. La mediazione è possibile e il risultato è un manifesto comune per credenti e non credenti. Un testo che fa giustizia di molti
equivoci.

Sul versante laico Giorello chiarisce che il relativismo non è affatto il rifiuto di distinguere il bene dal male, ma l’atteggia­mento di chi nega a tutte le credenze,
comprese le proprie, il diritto di arrogarsi «il monopolio della verità e della giustizia». Senza un simile atto di modestia, a ben vedere, è difficile
immaginare una solida convivenza democratica. A sua volta Antiseri afferma la «insostenibilità degli assoluti terrestri» e si richiama a un pensiero debole che
«non pretende di fondare la fede» su presupposti filosofici razionali, «ma apre, invece, alla possibilità della scelta di fede», sulla base del fatto che
l’uomo non può fare a meno di porsi domande cui non riesce a dare risposta.

 

VISITA LO SHOP ONLINE DI NEWSFOOD