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CIBUS 2021: prima giornata, curiosando tra gli stand

CIBUS 2021: prima giornata, curiosando tra gli stand

By Giuseppe

CIBUS 2021: prima giornata, curiosando tra gli stand

 

Nota del Direttore
L’italia sta trionfando nello sport ( ai Giochi Paralimpici Tokyo 2020 stiamo dando il massimojn. Atleti eroi come Enrico Toti che ci stanno insegnando a non lamentarci …)  ma anche l’Impresa Italia non è da meno… i suoi “atleti” sono gli imprenditori che non si arrenderanno mai davanti alle difficoltà.
Un plauso anche a tutto lo staff di Cibus, a cominciare da Antonio Cellie, che con grande coraggio e un invidiabile ottimismo, hanno fortemente voluto allestire questo trampolino per rilanciare un’economia che è stagnante da un paio di anni.
In bocca al lupo, sperando di uscire presto da questo lungo tunnel …
Giuseppe Danielli

Ci siamo anche noi col nostro stand… veniteci a trovare al Pad. 3 – stand D 32
Troverete anche gli eroi del Marketing di Velvet Media

 

 

 

 

Fiera di Parma, Cibus 2021, 31 agosto

Proviamo a fare un viaggio fra alcune proposte di Cibus 2021, la prima fiera internazionale in presenza che si spera dia l’avvio ad una ripresa auspicata da tutti. In questo nostra viaggio andiamo dalla convegnistica all’innovazione, dalla birra al ghiaccio, dalle conserve ai formaggi, dalle farine agli snack. Ed è solo una piccola rappresentanza della “grande bellezza” dell’agroalimentare mondiale, non solo italiano.
Maria Michele Pizzillo

La BIRRA a Cibus 2021

L’Orso Verde – Pad. 7, stand D 101
L’Orso Verde, storico birrificio artigianale di Busto Arsizio, si presenta a Cibus con un nuovo logo e nuove etichette. Cioè, un orso verde in posizione eretta, fiero, con lo sguardo rivolto verso il futuro; due iniziali dal significato inequivocabile – O V – e un motto che non lascia dubbi: “Birra Artigianale Indomita dal 2004”. Questo il nuovo logo del birrificio fondato da Cesare Gualdoni nel 2004 quando sulla scena della craft brew italiana si contavano poche decine di produttori.
Un restyling che è contestuale all’ampliamento del birrificio che si trasferirà nell’ex stabilimento della Coca-Cola di Busto Arsizio, location più funzionale, tecnologicamente all’avanguardia e in grado di soddisfare un aumento della capacità produttiva, ma sempre di altissima qualità.
L’Orso Verde quindi cambia pelle (o sarebbe meglio dire pelliccia) ma non sostanza, continuando nel solco di quella qualità che ha costruito negli anni il successo di OV e da sempre caratterizza le sue birre artigianali. Con le zampe ben salde sulle radici della propria storia, consapevole e fiero del proprio percorso, l’orso guarda ora verso il futuro, ma non dimentica le sue origini e i valori della tradizione.
“Passare al marchio OV significa guardare a nuovi orizzonti e aprirsi anche a un mercato estero dove il nuovo brand può essere più diretto – spiega Paolo Bennici, responsabile commerciale e socio di Orso Verde -. Un passo ulteriore nella nostra crescita, non solo dimensionale, e senza tradire il nostro orgoglio artigianale. Una scelta in cui i soci, che sono sempre gli stessi, credono molto, tanto da investire in una fase così delicata come quella che stiamo attraversando a causa del Covid. Ma l’orso è per sua natura combattivo, coraggioso e, perché no, ottimista.” Attualmente la produzione di Orso Verde per il 60% è destinata a pub, birrerie e beer shop; il 30% a ristoranti e pizzerie; il 10% a enoteche che vendono birre selezionate.
Il refresh non si ferma al logo, ma coinvolge anche bottiglie e lattine (da poco introdotte) oggetto di un restyling grafico significativo che punta a valorizzare le diverse personalità delle singole birre attraverso le immagini e i nomi che sono diventati iconici per OV: un linguaggio più contemporaneo che ha lo scopo di consolidare la forza e lo stile del birrificio in uno scenario oggi più dinamico e competitivo.
Proprio in quest’ottica, è stato organizzato un tasting riservato alla stampa, in programma il 1° settembre, alle ore 16.30, presso lo stand allestito a Cibus. Un tasting per approfondire la conoscenza della produzione di Orso Verde che attualmente propone 22 referenze tra bottiglie e lattine appena introdotte.

CARNE

Consorzio Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale igp – Pad. 2, stand M005

Qui si metterà in vetrina l’eccellenza della carne certificata e garantita dal marchio Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale che ha ottenuto il primo marchio di qualità per le carni bovine fresche, l’Indicazione Geografica Protetta, nel 1998. Si tratta di carne prodotta dalle razze tipiche dell’Appennino centrale, così con il termine “Vitellone” si indicano animali giovani, la cui carne è molto magra, di colore rosso intenso con basso contenuto di grasso e colesterolo; la denominazione ‘Bianco’ si riferisce al mantello costituito da peli bianchi che ben risaltano sulla cute nero-ardesia, caratteristica che consente a questi bovini di tollerare le radiazioni solari tipiche dei pascoli appenninici; con “Appennino centrale” si indica la zona di origine dove i bovini Chianini, Marchigiani e Romagnoli sono allevati e alimentati con foraggi e concentrati sul territorio. La certificazione IGP non si riferisce al bovino, ma alla carne prodotta dalle razze previste dal disciplinare di produzione. Per poter certificare la carne, devono essere rispettati tutti i requisiti applicati sia alla fase di allevamento (razze, area di nascita e allevamento, alimentazione, tipologia di allevamento) che a quelle successive (macellazione, frollatura della carne, colore, caratteristiche chimico fisiche, modalità di vendita e lavorazione). È per questo che la sola razza, senza la certificazione igp, “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale”, non è garanzia di qualità, tipicità e tradizionalità. Le razze Chianina, Romagnola e Marchigiana sono infatti allevate in Italia e nel mondo, ma solo la denominazione protetta “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP” permette di tutelare, valorizzare e difendere oltre alle razze anche il loro legame con il territorio tipico di origine e di produzione.
E, quindi, è il caso di sottolineare che dire “Fiorentina” non equivale a “Chianina”, perché la “Fiorentina” è un taglio di carne e non una razza bovina. Da questo equivoco nasce il malinteso che gran parte delle macellerie e dei ristoranti offrano carne di razza chianina o di “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP”. I numeri svelano una realtà diversa. Ogni anno, infatti, vengono certificati come IGP Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale circa 18.000 capi bovini; considerando che da ogni capo si ottengono circa 40 Fiorentine, possiamo stimare al massimo 725.000 fiorentine certificate a marchio IGP, sicuramente troppo poche per trovarle in ogni ristorante o macelleria italiana.

CONSERVE
Conserve Italia – Pad.5, stand H 008
Qui c’è tutta la filiera agricola italiana, visto che a Cibus, Conserve Italia è presente con la forza dei suoi marchi che hanno fatto la storia del made in Italy alimentare come Cirio, Valfrutta, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani. E, secondo Pier Paolo Rosetti, direttore generale di Conserve Italia, sottolinea che “a manifestazioni come Cibus ci presentiamo con le novità di prodotto che abbiamo messo in campo nell’ultimo periodo, a testimonianza del nostro costante impegno nell’innovazione per intercettare le nuove tendenze del mercato e fornire risposte ai consumatori. Inoltre, raccontiamo la nostra filiera tre volte sostenibile: dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Rispettiamo la natura riducendo l’impatto ambientale dei nostri processi produttivi ed evitando ogni anno 19.000 tonnellate di CO2; valorizziamo le produzioni di oltre 14.000 soci agricoltori italiani che coltivano frutta, pomodoro, legumi e mais dolce; vendiamo le nostre 3.500 referenze in 80 Paesi in tutto il mondo”. Aggiunge il direttore commerciale Andrea Colombo “l’innovazione di prodotto è la grande sfida che ci vede impegnati a tutti i livelli per soddisfare un consumatore sempre più consapevole ed esigente. Origine, tracciabilità, attenzione al benessere delle persone e sostenibilità ambientale, sono alcuni dei principali trend che puntiamo a intercettare con le nostre nuove proposte: dal Valfrutta Difesa (la bevanda a base di frutta, vitamine e zinco che aiuta il sistema immunitario) alla linea dei succhi Yoga Optimum senza zuccheri aggiunti e in bottiglia con il 50% di plastica riciclata, dalla soia edamame italiana alle novità regionali del pomodoro Cirio come le vellutate di datterini di Sicilia o i ciliegini di Puglia, fino alle pesche in pezzi Valfrutta che tramite un QR Code in etichetta raccontano la storia del produttore che le ha coltivate”. Senza dimenticare che “Cibus rappresenta un’occasione privilegiata per incontrare i buyer esteri e fargli conoscere da vicino la nostra filiera italiana – dice Diego Pariotti, Direttore Commerciale e Marketing Estero di Conserve Italia -. Pomodoro e vegetali hanno conosciuto un vero e proprio boom durante la pandemia, complice la corsa all’accaparramento di scorte alimentari verificatasi in alcuni Paesi durante i lockdown. Nonostante tutte le difficoltà, il nostro impegno produttivo, logistico e commerciale ha permesso di assicurare ai clienti le risposte più adeguate. Inoltre, non abbiamo mai smesso di puntare sulla qualità e l’innovazione dei prodotti: al Cibus illustreremo gli ultimi lanci per i mercati esteri che vedono protagonista soprattutto Cirio, il nostro brand ambasciatore del made in Italy nel mondo. Polpe da pomodoro pelato di Puglia, preparati per piatti pronti come burrito o chili particolarmente richiesti in alcuni mercati, zuppe a base di pomodoro e legumi: in questi casi, a fare la differenza è anche l’elevata componente di servizio che assicuriamo ai consumatori”.

 

Pomodoro Riccio di Parma – Pad. 4, stand C 19

È la prima volta che l’Associazione Agricoltori Custodi dell’antico pomodoro Riccio di Parma partecipa a Cibus e con una grande quantità di prodotto fresco, visto che la raccolta è in pieno svolgimento.
Così, per giornalisti e visitatori che desidereranno conoscere da vicino un tesoro prezioso della biodiversità agricola parmense, la cui coltivazione è stata recuperata grazie all’Associazione di Agricoltori che ne hanno conservato i semi, è davvero un’occasione imperdibile per ammirare e assaggiare il “cuore rosso” di Parma dalle radici ottocentesche, ancora oggi raccolto a mano, nelle “terre rosse” della Pedemontana parmense, le più adatte per coltivare questa antica varietà autoctona. Di colore rosso, con solcature e “spalla” verde, più grosso rispetto alla maggior parte dei pomodori che si trovano in commercio, il Riccio di Parma è molto dolce, con una punta leggermente acidula. La buccia è sottile, adatto quindi solo a una raccolta manuale: ecco uno dei motivi per cui è andato in disuso (non è adatto ad essere raccolto meccanicamente). Le piantine a sviluppo indeterminato possono raggiungere anche i due metri e mezzo di altezza. Ottimo per essere consumato in insalata da solo o con altre verdure. Stupendo sotto forma di passata, utilizzabile in cucina in mille modi: dai sughi per pasta, carne e pesce, alla pizza fino ai condimenti per risotti.
Dopo la grande opera di salvataggio, adesso i “salvatori” del Pomodoro Riccio di Parma (attualmente coltivato dall’Agricola Colla di Panocchia, dall’Agricola Centrale della Frutta di Bannone di Traversetolo e dall’Agricola La Torre di Pilastro di Langhirano), si sono posti l’obiettivo di valorizzare e diffondere la coltivazione di questa antica varietà autoctona che partendo dalle ricerche del professore Carlo Rognoni, ha effettuato studi e selezioni di semi in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, riportando in auge l’interesse per questo pregiato pomodoro di Parma.
Il primo appuntamento per il rilancio del Pomodoro Riccio di Parma è proprio Cibus. Mentre per approvvigionarsi ci si può rivolgere al Rural Market di Parma (borgo Giacomo Tommasini 7/B) e dai custodi agricoltori (www.pomodororicciodiparma.it).

CONVEGNISTICA

 

Il made in Italy agroalimentare e le Indicazioni Geografiche.
Le strategie per spingere la crescita
Sono le due tavole rotonde sulla nuova politica di qualità UE, ruolo della GDO e finanza per le DOP-IGP italiane che Food Trend Foundation, in collaborazione con Fondazione Qualivita, Origin Italia, Origin e Afidop, ha organizzato a Cibus, il primo settembre. E, sarà proprio il presidente della Fondazione, Cesare Mazzetti ad aprire l’importante convegno riservato, al comparto DOP IGP, che sarà concluso dal Ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli. Fondazione Qualivita porterà il supporto alle due tavole rotonde anche attraverso l’intervento del Direttore Mauro Rosati che illustrerà i dati socioeconomici aggiornati del comparto con alcuni approfondimenti sui temi prioritari per lo sviluppo delle Indicazioni Geografiche nei nuovi scenari post Covid-19.
Questo il programma.

1 SETTEMBRE 2021 – ORE 10.30
Il made in Italy agroalimentare e le Indicazioni Geografiche: le strategie per spingere la crescita.
Modera Paolo De Castro (Coordinatore del Gruppo S&D, Comagri, PE)
10:30 – Panel I – Il ruolo della filiera DOP IGP in Europa e in Italia
Introduzione di Cesare Mazzetti, Presidente della Fondazione Qualivita e di Mauro Rosati, Direttore della Fondazione Qualivita
Tavola Rotonda con Cesare Baldrighi (Presidente di Origin Italia), Riccardo Deserti (Direttore Consorzio Parmigiano Reggiano), Claude Vermont des Roches (Presidente di Origin International), Pietro D’Angeli (Direttore Generale CLAI), Antonio Auricchio (Presidente Afidop).
11:45 – Panel II – Il ruolo della Distribuzione e della Finanza per le Indicazioni Geografiche
Introduzione di Denis Pantini (Responsabile agroalimentare Nomisma) su competitività dell’agroindustria italiana: scenari evolutivi e prospettive.
Tavola Rotonda con Francesco Pugliese (AD Conad), Giampiero Maioli (AD Credit Agricole), conclusioni di Stefano Patuanelli, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Mercoledì 1 settembre 2021 ore 10.30 – Cibus, Sala Plenaria del Padiglione 1

 

E-COMMERCE

Gusto Canario – Pad. 05, stand F052

Se vai in vacanza nelle Isole Canarie, resti subito affascinato da tutto quello che offre questa sorta di mini-paradiso. Un esempio si potrà incontrare a Cibus, dove debutterà sul mercato italiano Gusto Canario: il primo e-shop di specialità enogastronomiche delle Isole Canarie che è un vero e proprio viaggio tra i sapori tipici dell’arcipelago spagnolo. Gusto Canario è una start-up nata dall’incontro di tre imprenditori e professionisti italiani che hanno fatto delle “isole fortunate” la loro casa: Danilo Bellavia, CEO; Fernando Paganelli, Marketing Director; e Marilena Pratesi, Business Development Director. Che vivendo alle Canarie hanno imparato a conoscere una cucina che nel corso dei secoli ha accolto e inglobato le influenze delle culture africana, europea e sudamericana, diventando emblema di una tradizione realmente multietnica e internazionale. Che i tre italiani delle Canarie hanno deciso di dare visibilità aiutando i piccoli produttori ad affacciarsi o rafforzare la propria presenza nei mercati europei, a partire dall’Italia. La scelta del Bel Paese come trampolino di lancio del progetto segue una strategia precisa: rivolgersi ai “foodie” per antonomasia, gli italiani dalla profonda cultura del buon cibo e del buon bere che sanno riconoscere e apprezzare la consistenza e i sapori ricercati, nonché l’elevata qualità dell’offerta enogastronomica delle Isole Canarie. È proprio “l’educazione italiana al gusto” a guidare la selezione dei prodotti, che devono rispondere a criteri di diversità, rilevanza e originalità per essere proposti sullo shop.
A Cibus, Gusto Canario presenta un “assaggio” delle specialità enogastronomiche di questo continente in miniatura disponibili sullo shop (circa 200 referenze), prodotte da aziende che fanno dell’artigianalità e del rispetto del territorio il loro punto di forza. Da un lato utilizzano esclusivamente materie prime del luogo e di alta qualità, dall’altro ogni fase della lavorazione segue un approccio sostenibile. Così, presso lo stand F052 allestito nel padiglione 05, si potranno assaporare l’originalissimo vino di banana igt prodotto dall’azienda Bodegas Platé di Tenerife dalla fermentazione delle banane a freddo e caratterizzato da aromi fruttati che portano alla mente paesaggi tropicali; le deliziose creme di aceto preparate con frutta e marmellate di papaya e mango, ma anche cactus e aloe; le salse tipiche come il mojo e l’almogrote, prodotte dall’azienda El Masapé fondata da Domingo Manuel Ramos Sierra che sarà presente a Parma, che conquistano per la loro creatività; le marmellata ad altissimo contenuto di frutta di Isla Bonita di Gran Canaria che recupera le antiche ricette della tradizione locale reinterpretandole con un approccio creativo e internazionale: le sue salse, marmellate e succhi di frutta sono dei piccoli capolavori della gastronomia, che diventano ambasciatori della freschezza e del gusto delle materie prime dell’arcipelago.
Gusto Canario cancella la distanza tra l’Italia e le Canarie almeno per quanto riguarda l’esperienza culinaria, portando direttamente a casa dei consumatori i prodotti tipici delle “isole fortunate”, spesso difficili da reperire al di fuori dell’arcipelago. Facendo da ponte tra l’acquirente finale e i piccoli produttori locali, lo shop garantisce tempi di consegna standard (24-48 ore) e costi di spedizione in linea con quelli del mercato della vendita online grazie alla presenza in Italia di una base logistica.

 

FARINA

Farina Petra – Pad. 06, stand C012
Finalmente possiamo incontrare, di nuovo in presenza, i clienti, i buyer e la stampa di settore e, contestualmente, organizzare meeting ovviamente nel rispetto delle norme anti-Covid. E’ questo il leit-motive che, possiamo dire, recita il team di Farina Petra (azienda che nasce come Molino Quaglia, nel 1913 a Vighizzolo d’Este, in provincia di Padova, che è diventato un vero e proprio sistema di prodotti, formazione, comunicazione ed eventi, che ruota attorno ad una attività di ricerca continua, frutto dell’alleanza tra contadini, molino di famiglia e artigiani della panificazione, della pizzeria, della pasticceria e dell’alta cucina) che sarà presente a Cibus con uno spazio progettato per interpretare l’attuale momento storico e comunicare l’atteggiamento assunto nei confronti di scenari di mercato fortemente influenzati da un’ottica di maggiore rispetto verso la salute e il benessere, sia della persona sia dell’ambiente. E, infatti, con la partecipazione a Cibus e successivamente a Identità Golose in programma a Milano dal 25 al 27 settembre, Farina Petra vuole mettere in risalto le iniziative a favore della buona tavola, della valorizzazione della filiera di appartenenza e della sostenibilità. Anche perché con la pandemia la farina ha vissuto un momento davvero particolare: ha accompagnato, più che in passato, le attività quotidiane dei singoli durante il lockdown, dando nuovi spunti di riflessione e portando a una nuova consapevolezza sulla relazione tra l’umanità e l’ambiente; temi caldi che lo smart working, i periodi di quarantena forzata e la scuola a distanza hanno reso ancora più urgenti. Così, le farine Petra presenti a Cibus sono l’emblema della sensibilità dell’azienda per il rispetto dell’ambiente e rappresentano il forte legame tra il mondo agricolo e l’innovazione, nel rispetto della biodiversità dei cereali e delle coltivazioni che fanno tesoro delle esperienze di un passato meno industriale.
Ci sono anche le novità. Tant’è che ad affiancare i prodotti classici firmati Petra, ci saranno le farine della nuovissima Linea HP (High Performance), prodotte con cereali germogliati, e le iconiche macinate a pietra con l’esclusivo processo Augmented Stone Milling, una tecnica di macinazione a pietra potenziata che elimina gli antichi difetti del procedimento e restituisce valore nutrizionale alle farine e grande facilità di lavorazione.
Un’azienda come Petra che ha creato l’Accademia del pane, Panettone, Università della pizza e Pasta fresca, alla fiera dell’alimentazione di Parma presenterà i corsi di formazione dedicati ai professionisti ma, anche quelli riservati agli appassionati (Lievito madre, Focacce salate, Torte crostate e biscotti e Panificazione con cereali diversi).

FORMAGGIO

Biraghi – Pad. 02, stand 030
E’ un prodotto davvero innovativo la novità che Biraghi, azienda di Cavallermaggiore, in provincia di Cuneo, tra le più importanti del settore lattiero-caseario italiano, presenterà a Cibus; cioè, la Gran Ricotta Super Cremosa, che è frutto di lunghe e approfondite ricerche, per arrivare ad una ricotta prodotta solo con latte italiano, più gustosa e più cremosa della ricotta tradizionale, mantenendo la stessa quantità di grassi ma consentente di preparare dolci più leggeri, tanto, per esempio, nella preparazione del tiramisù al posto del mascarpone, oppure nella cheese cake al posto del classico formaggio spalmabile.
Insomma, un prodotto che inorgoglisce gli uomini dell’azienda piemontese tanto che Claudio Testa, Direttore Marketing e Strategie Commerciali può affermare che “siamo felici di presentare a Cibus la nuova Gran Ricotta Super Cremosa, un prodotto innovativo frutto di mesi di sviluppo e che, grazie alla nostra continua ricerca dell’eccellenza, risulta unica per cremosità e applicazione in cucina. Abbiamo fatto provare la Gran Ricotta Super Cremosa ad alcuni chef che l’hanno testata nelle loro ricette e l’hanno definita “deliziosa così com’è, ottima nelle ricette salate e speciale nei dolci”. Con questo nuovo prodotto abbiamo voluto sorprendere i nostri consumatori, curando con attenzione tutti i piccoli dettagli, a partire dal packaging: proponiamo, infatti, anche una versione Trische contiene 3 pratiche monoporzioni con la dose ideale per un consumo immediato”.
Inoltre, all’interno dello stand 030 allestito nel padiglione 02, durante la fiera sarà possibile degustare tutti i giorni il tiramisù, realizzato con il nuovo prodotto e assistere alla sua preparazione. Oltre agli iconici prodotti Biraghi come il Gran Biraghi e il Gorgonzola, nello spazio espositivo sarà presente anche il truck brandizzato con il quale la Biraghi da anni porta in giro per l’Italia i suoi prodotti in occasione di manifestazioni ed eventi.

Caseificio Comellini – Pad. 2, stand B 038

Rappresenta il trionfo della tipicità romagnola, oltretutto meritevole di grandi riconoscimenti come il “Premio Dino Villani”, quello che porterà Comellini, storico caseificio di Castel San Pietro Terme, al suo esordio Cibus. Infatti, nello stand B-038 allestito nel Padiglione 2, che raggruppa le eccellenze del settore caseario, Luca Comellini, Amministratore Delegato del Caseificio Comellini, delizierà i visitatori con le specialità della tradizione romagnola dei formaggi freschi. Dall’imperdibile Squacquerone di Romagna dop, insignito del prestigioso Premio Dino Villani 2019 come “prodotto artigianale eccellente”, al Formaggio di Castel San Pietro, dalla Mousse di latte realizzata per affioramento utilizzando solamente latte intero, un prodotto unico nel suo genere agli innovativi, delicati e squisiti formaggi della “Linea SenzaLattosio”, ottenuti con l’utilizzo di caglio vegetale estratto dal cardo selvatico, anziché caglio animale, per renderli più digeribili e adattarli alle esigenze di chi è intollerante al latte e ai vegetariani. Tutti prodotti da degustare, durante la fiera saranno serviti con abbinamento classico o inedito, tipo fichi caramellati, miele dell’Appennino e con la piadina romagnola. Caseificio Comellini coglierà, inoltre, l’occasione per presentare i nuovi pack della Linea Tradizionale e Senzalattosio, un rinnovamento pensato per rimarcare il legame profondamente radicato col territorio che è valso a questo storico caseificio, la nomination agli Awards 2021 di Tespi Mediagroup, la cui cerimonia di premiazione dei vincitori si svolgerà il 2 settembre proprio al Cibus.

 

GHIACCIO

Ice-Cube – Pad. 06, stand I 005

L’invito è accattivante: vieni a trovarci a Cibus, scoprirai come riscrivere da Zhero le regole dei tuoi drink. E, arriva da un’azienda siciliana di Termini Imerese, Ice Cube, che ci tiene a sottolineare di essere erede di un’antichissima tradizione risalente al XVIII secolo. Perché, dicono i fondatori, pochi sanno che la Sicilia era tra i primi produttori di ghiaccio in Europa. Gli uomini delle neviere, fin dal 1756, trasformavano in ghiaccio la neve dei Nebrodi, delle Madonie e dell’Etna, lo commercializzavano per usi alimentari e medici di vario genere, e lo esportavano via mare per portare freschezza in tutto il mediterraneo.
La materia prima utilizzata per produrre ICE³ è l’acqua oligominerale purissima proveniente
dalle sorgenti del gruppo montuoso delle Madonie: acque microbiologicamente pure e caratterizzate da un basso contenuto di minerali e alcalinità contenuta, tali da rendere il ghiaccio ancora più puro e povero di minerali. In questo modo, quando il ghiaccio inizia il suo processo di fusione all’interno della bevanda, le proprietà organolettiche di quest’ultima non vengono alterate, e non vi è alcun rilascio di sostanze corruttrici del sapore originale della bevanda, qualsiasi essa sia.
Adesso hanno messo a punto un ingrediente capace, da solo, di trasformare un bicchier d’acqua in una bevanda fresca, dal gusto delicato e raffinato. Si chiama Zhero, ghiaccio alimentare aromatizzato in quattro proposte: 100% naturale, senza zuccheri, privo di calorie e perfetto per ogni drink grazie al sapore equilibrato che ne esalta il gusto e una gamma di sapori che richiamano le migliori tradizioni del Paese. Il sapore dello zenzero (Zhero Spice Scent), l’acidità del limone (Zhero Citrus Zest), la freschezza del Mediterraneo a base di menta e rosmarino (Zhero Med Twist), la dolcezza del lampone e fiori di sambuco (Zhero Forest Notes).
Come utilizzare Zhero? Non c’è bisogno di nessuna preparazione, bastano due cubetti in un bicchier d’acqua e il drink è già pronto per essere consumato. Ma, per chi non si stanca mai di sperimentare, gli abbinamenti possibili sono molti: basta una tonica, del gin oppure vodka e il risultato sarà sorprendente.
Alcuni suggerimenti?:
ZHERO Spice Scent decorato con zenzero e servito con acqua Perrier;
ZHERO Citrus Zest con gin per un gin tonic perfetto;
ZHERO Forest Notes shakerato con vodka e servito in coppa con un lampone;
ZHERO Med Twist servito con la tonica Sanpellegrino e decorato con menta e rosmarino.
Che dire? Idea semplice, economica e sfiziosa.
A Cibus, Ice Cube riproporrà anche la linea Green, compostabile e biodegradabile, 100% vegetale, con l’uso degli inchiostri ridotto al minimo, che comprende Cube, cilindri di ghiaccio puro ad alto rendimento, insapori, brillanti e pronti all’uso alimentare, e Crushed, ghiaccio puro tritato e selezionato in brillanti cristalli; ma anche Full Cube, cubetti di ghiaccio pieno e cristallino; e infine, le Balls, sfere di ghiaccio compatte e ad alta densità per una diluizione più controllata. Sarà presente anche lo scenografico Cube Deluxe, maxicubo di ghiaccio purissimo compatto ed elegante, in rappresentanza di ICE3 Lab, la linea dalla lunga lavorazione artigianale, composta da prodotti con diverse dimensioni, ideali per esaltare distillati di pregio e dare un tocco distintivo al servizio e al cocktail.

INNOVAZIONE

Cappellini – Pad. 03, stand E 031

Cappellini Veg Lab, http://www.laboratoriovegetale.it, è una grande novità tra i prodotti
“ready to eat”, che grazie ai metodi della bassa temperatura e del sottovuoto, mette d’accordo gusto, praticità, salubrità. Questo nuovo brand ha creato una collezione di prodotti come verdure, pronti da scaldare: 100% vegetali, naturali e senza conservanti. C’è, poi, la linea “I golosi” a base di frutta pronta per creare dessert golosi o piacevolissime merende. Ampia pure la proposta di insalate nonché la disponibilità di 4 box studiate dalla nutrizionista del laboratorio presentate come healthy box “ready to eat” e “easy to use”. Infine, il 31 agosto e il 1° settembre, a presentare la tecnologia del sottovuoto che consente di salvaguardare la tradizione conciliandola con l’innovazione, ci penserà lo chef Rosario Cananzi che, in questa occasione, privilegerà la linea di verdure CBT.

PANETTONE

Loison – Pad. 6, stand D 004

Con i suoi 13 anni di presenza, Dario Loison può essere annoverato fra i veterani di Cibus. Così, alla XX edizione della prima fiera internazionale dell’alimentazione che riapre i battenti in presenza dopo lo stop forzato, insieme al figlio Edoardo, Dario, ha deciso di portare le gustose novità (di prodotto e strategie digitali) a cui hanno lavorato questa estate e scoprirle insieme ai buyer italiani e stranieri, giornalisti, appassionati foodies e influencer anche per festeggiare un tanto atteso reincontro. Logicamente, le novità saranno anche assaggiate e si tratta di un’anteprima assoluta, perché questi grandi pasticceri veneti anticiperanno tutte le novità che arricchiranno il catalogo Inverno-Natale 2021 Loison: dalla Torta “Tosa”, a base di pasta frolla al cacao con crema frangipane al caramello salato, al nuovissimo “Panettone Pistacchio Matcha”, con Pistacchio di Bronte Dop (Presidio Slow Food) e Tè verde Matcha di Uji (Kyoto). E, aggiungiamo noi, anche il packaging firmato da Sonia Design che aggiunge grande bellezza ad una qualità di alto livello. Tant’è che a volte dispiace aprire le confezioni dei panettoni e dei pandoro Loison – è meglio dire, di tutta la gamma presente nel ricco catalogo Inverno-Natale e poi di quelli successivi – per la loro originalità e bellezza.

 

SALUMI

Parmacotto – Pad. 2, stand K 014
A Cibus 2021, Parmacotto Group dà voce al percorso di sostenibilità intrapreso dal gruppo, attraverso la campagna corporate presentata con #FeelinGood. Un progetto con cui l’azienda mette il benessere delle persone al centro, per farle stare bene a tavola, in azienda, nelle comunità e nell’ambiente in cui vivono. Che già si vede dallo stand, innovativo, digitalizzato e completamente touchscreen, location ideale per il ricco palinsesto di eventi sui temi più strategici riguardanti il benessere della comunità – con focus sulla cultura e la responsabilità sociale – e il benessere a tavola – con focus sullo sport e la sana alimentazione. E, quindi, appuntamenti, talk e dibattiti in cui interverranno ambassador del mondo dello sport, opinionisti, nutrizionisti, operatori sociali e docenti universitari che durante le prime due giornate di lavoro si confronteranno sulle varie tematiche riguardanti il benessere della persona; per poi lasciare spazio, nell’ultima giornata, all’anteprima della Guestar Night, l’evento musicale inserito nel programma attività di Cibus Off.
Questi i talk in programma.
Martedì 31 agosto, ore 15: Cultura e Responsabilità Sociale: le persone al centro
Con l’intervento di Andrea Schivazappa (Amministratore Delegato Parmacotto Group), Vincenzo Porzio (Socio Fondatore della Cooperativa La Paranza Catacombe di Napoli), Don Antonio Loffredo (Parroco del Rione Sanità di Napoli) che gestisce le Catacombe di Napoli nel Rione Sanità, per molti “modello” virtuoso da replicare in altri contesti italiani per avviare percorsi di auto sviluppo e riscatto sociale; l’artista Jacopo Cardillo (in arte Jago); Elio Volta (coordinatore progetto Giocampus), Susanna Esposito (docente di Pediatria all’Università di Parma); Nicola Tagliafierro (Enel X – Head of Sustainability), Luca Venturini (Accenture Strategy & Consulting Energy), Monica D’Ascenzo (giornalista de Il Sole 24 Ore e scrittrice), ideatrice e responsabile di Alley Oop – L’altra metà del Sole, il blog multifirma del Sole 24 Ore dedicato alla diversity.
Mercoledì 1 settembre – ore 15; Sport e Sana Alimentazione: eccellenza vincente
Con l’intervento di Gaia Gualerzi (Direttore Marketing Parmacotto Group), Doriana Sena (Direttrice Qualità Parmacotto Group), Lorenzo Musetti (ambassador Parmacotto), Fausto Desalu (campione olimpionico 2021), Francesca Scazzina (Docente Universitaria e fondatrice di Madegus), Pietro Blumetti (nutrizionista FISI, Federazione Italiana Sport Invernali) e Monica D’Ascenzo.
Sarà possibile seguire tutti gli appuntamenti anche in modalità streaming e sui canali social di Parmacotto Group: https://www.linkedin.com/company/parmacotto-group
https://www.instagram.com/parmacotto_official/, https://www.facebook.com/parmacotto
Chi seguirà gli eventi in presenza, avrà modo di deliziarsi con i prodotti dei 3 brand espressione dell’inesauribile vocazione all’alta qualità del Gruppo e, cioè, Parmacotto, Boschi Fratelli, maestri stagionatori dal 1861, brand espressione della tradizione del territorio di Parma e Parmacotto LLC, ambasciatori dell’italian food negli Stati Uniti.

SNACK

San Carlo – Pad. 06, stand G 022
Con “La vita è buona”, San Carlo, leader nel mercato italiano chips & snacks, mette in mostra tutto il “made in Italy”. “La vita è buona” è il nuovo posizionamento della
gamma internazionale che esalta l’italianità dei gusti e dei sapori più intensi, che San Carlo è capace di far assaporare ad ogni singolo morso. Protagonisti del racconto saranno i pack, completamente rinnovati nella veste grafica, con ruolo centrale assegnato a gusto e ingredienti, che vengono comunicati attraverso il colore e le illustrazioni.
Ogni prodotto è associato alla raffigurazione delle più iconiche località italiane famose in tutto il mondo, in un viaggio che celebra le atmosfere mediterranee del nostro Paese: Pisa, Sicilia, Venezia, Napoli, Milano, Capri, Toscana, Roma, Puglia, Portofino, Lago di Como, Firenze. Il restyling del pack è reso unico ed enfatizzato dalle vivaci e colorate illustrazioni dell’artista Riccardo Guasco, che dipingono momenti di consumo del prodotto legati alle più tipiche atmosfere di ogni luogo, come l’aperitivo a Milano in piazza del Duomo o la Dolce Vita a Roma, facendo così scoprire panorami mozzafiato o monumenti iconici con tutto il gusto e la bellezza che si cela nel Bel Paese.
Assoluta novità di prodotto sviluppata appositamente per la gamma internazionale, presentata in anteprima a Cibus, è la chips gusto Pesto, caratterizzata dal sapore originale e dal profumo avvolgente di una delle salse italiane più conosciute e apprezzate in tutto il mondo. Gustosa, croccante e profumata, perfetta per un aperitivo diverso dal solito e per stupire parenti e amici, la nuova chips gusto Pesto, a base di aromi naturali, è come tutte le chips della gamma senza glutine, coloranti e conservanti.
Oltre alla Chips Pesto, fanno parte della gamma internazionale San Carlo anche le chips plain Classic, Wavy, Sticks e Kettle e le flavoured al gusto Tomato, Paprika, Mint & Chili Pepper, Lime & Pink Pepper.
Allo stand San Carlo sarà presente per la prima volta anche la nuova linea di panificati che
racchiude una gamma di prodotti tutti espressione di una lunga tradizione di gusto e genuinità, e adatti ad infinite occasioni di consumo. E, cioè, i Bruschetti, piccole fette di pane tostato sempre dorate e fragranti, perfette per un semplice spuntino, l’aperitivo della sera o come base per creazioni gourmet. I Taralli, decisamente una tentazione per tutti poiché la versatilità di consumo ne fa un prodotto adatto in ogni luogo e in ogni momento della giornata. Snack inimitabili, disponibili in 3 diversi gusti: Classici, semplici e genuini per assaporare tutti i profumi, i paesaggi e il sole della Puglia; cipolla e olive perfetti per chi ama i sapori forti e gustosi; rosmarino, irresistibili per chi ama i sapori tradizionali. E i Grissini, per portare sempre lo stile e il gusto italiano in tavola, da provare come antipasto, o per assaporare una nuova salsa o come snack. Disponibili aromatizzati con aglio ed erbe per essere gustati da soli o accompagnati da formaggi o crema; e nella versione originale classica, dal gusto tradizionale, croccanti e friabili, ma arricchiti con il sapore unico dell’olio extra vergine di oliva.

 

 


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Presenti a CIBUS 2021 : Pad 3 – Stand 032

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