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Cia Toscana, annessi rurali e burocrazia

By Redazione

Firenze – «La Regione va incontro alle esigenze delle imprese agricole, ed in particolare dei giovani: sarà pronta entro il mese una circolare interpretativa destinata a
tutti i Comuni in cui si specifica la disciplina vincolistica per gli annessi agricoli».

Così il presidente della Regione Claudio Martini interviene in merito alla questione della burocrazia urbanistica, contro la quale la Cia Toscana si sta battendo da tempo con numerose
iniziative, e lo fa in un’ampia intervista sulle pagine di Dimensione Agricoltura, il mensile della Confederazione in distribuzione in questi giorni. L’anticipazione del presidente Martini,
dunque, rappresenta una prima chiara vittoria per la Cia che sostiene la necessità di sopprimere norme urbanistiche punitive e capziose nei confronti degli imprenditori agricoli. Sul
tema la Confederazione toscana ha proposto la adozione di una «Carta delle aree rurali» ed ha presentato, nei giorni scorsi, un dossier con 50 casi emblematici a dimostrazione di
come la burocrazia urbanistica in Toscana stia penalizzando le imprese agricole ed i territori rurali. Secondo alcune anticipazioni, la circolare dovrebbe specificare che la disciplina degli
annessi agricoli dovrà essere garantita senza oneri (fideiussione assicurativa sul valore degli immobile), ma attraverso modalità non onerose quali, ad esempio, l’obbligo di
comunicare ai Comuni la continuità di destinazione d’uso dei fabbricati.

Nell’intervista il presidente Martini sostiene la necessità di ridurre il carico fiscale per imprese, famiglie e persone già a partire dal 2009, «a patto che le Regioni
vengano coinvolte -specifica Martini- attraverso l’attuazione di un vero federalismo fiscale».

Tra le priorità del 2008, Martini indica il completamento del Piano regionale di Sviluppo cui si aggiungono, tra gli altri, il Piano sanitario 2008-2010, il Piano energetico, la legge
sui servizi pubblici.

Ampio spazio viene dedicato al tema delle aree marginali su cui «siamo una delle poche Regioni che hanno deciso di investire più finanziamenti sull’asse III del Psr, destinando
più del 20 per cento delle risorse complessive allo sviluppo di investimenti pubblici e privati per i servizi alle popolazioni rurali, per lo sviluppo e il rinnovamento di piccoli centri
rurali, per l’animazione e realizzazione di strategie di sviluppo locale; con il Programma straordinario degli investimenti – sottolinea Martini dalle pagine di Dimensione Agricoltura- abbiamo
poi promosso presso Comuni montani la realizzazione di più di 15 centrali termiche a biomasse forestali per il teleriscaldamento di strutture private e pubbliche».

Il tutto senza dimenticare l’impegno per il potenziamento delle politiche di filiera: in Toscana sta nascendo una rete di mercati e spacci che distribuirà frutta, verdura, carne e
formaggio a chilometri zero. Nel 2008 la Regione investirà 3 milioni di euro per attivare 16 mercati, 14 spacci, 3 negozi nei musei, 3 corner shop in ristoranti, alberghi e negozi:
iniziative importanti per ampliare le opportunità dei produttori e consentire ai cittadini di consumare ciò che viene prodotto localmente, con tecniche controllate ed a prezzi
vantaggiosi.

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