Voto Parlamento UE, Dichiarazione Presidente Prodi
12 Ottobre 2007
Roma, 11 Ottobre 2007 – Ho preso atto del voto parlamentare a Bruxelles di questa mattina sul rapporto Lamassoure-Severin sulla composizione del parlamento europeo, rilevo che 154
parlamentari hanno votato contro, che 109 si sono astenuti e che la delegazione italiana è stata compatta nel non approvare il rapporto. Al di là del dato numerico, il voto
dimostra che manca nel Parlamento europeo quella visione condivisa che dovrebbe invece ispirare scelte importanti come quella relativa alla sua nuova composizione.
Questo conferma che sono in molti a condividere le nostre riserve sul rapporto Lamassoure-Severin, riserve che ho illustrato nei giorni scorsi allo stesso Lamassoure e al Presidente del
Parlamento europeo Poettering, al Primo Ministro portoghese Socrates – presidente di turno del Consiglio europeo – e al Presidente della Commissione europea Barroso. Ripeto che a nostro avviso
i tempi non sono maturi per una decisione sulla composizione del Parlamento europeo e che, soprattutto, non è per noi accettabile scegliere un metodo che arbitrariamente la definisca
sulla base della nozione di residenza anziché di quella di cittadinanza come è contenuto nella lettera e nello spirito del trattato.
Mi auguro quindi che decideremo di utilizzare il tempo da qui all’entrata in vigore del nuovo trattato per definire tale nozione di cittadinanza e giungere attraverso di essa a una ripartizione
dei seggi soddisfacente per tutti. Un’indicazione in tal senso emerge peraltro dall’amplissima maggioranza registratasi, nel voto di questa mattina, a favore di un emendamento che chiede
proprio di definire in modo più preciso la nozione di cittadino di cui all’articolo 9A del nuovo trattato.