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Uffici postali minori: una buona notizia dal ministero per la Toscana

By Redazione

Firenze – «Siamo soddisfatti per quello che valutiamo un primo passo, una importante disponibilità al dialogo rispetto a un problema assai più generale e che mette in
discussione la vita quotidiana in aree che è ingiusto considerare minori e secondarie», così Agostino Fragai, assessore regionale ai rapporti con gli enti locali e i
cittadini, commenta una comunicazione del ministro Gentiloni sulla organizzazione del servizio postale nel territorio toscano.

La lettera del ministro, indirizzata al presidente della Regione Toscana Claudio Martini, segue una nota inviata nel marzo 2007 dall’assessore Fragai anche in base a numerose lamentele
pervenute da alcuni Comuni toscani.
Il confronto avviato dal ministero delle Comunicazioni con la società «Poste Italiane» si è concluso – scrivono dal ministero – con la massima disponibilità !
di quest’ultima. In particolare sono stati ottenuti miglioramenti che prevedono almeno un giorno in più di apertura in prima settimana («per consentire al meglio il pagamento delle
pensioni alla popolazione anziana»). Gli accordi raggiunti con Poste Italiane «scongiurano definitivamente» – precisa il documento – ogni ipotesi di chiusura degli uffici
postali nonché ogni ulteriore ipotesi di riduzione dell’orario».
Tredici, in particolare, gli uffici postali citati dal ministero: due in provincia di Arezzo (Fresciano di Badia Tedalda e Biforco in Chiusi della Verna), tre in provincia di Lucca (Ruota e
Matraia di Capannori, Carpinelli di Minucciano), otto in provincia di Grosseto (Stribugliano di Arcidosso, Montorsaio di Campagnatico, Pari e Casale dei Pari nel comune di Civitella Paganico,
Boccheggiano di Pontieri, Puntone di Scarlino, Elmo e Montebuono di Sorano). Il nuovo orario, da questo gennaio, amplia in media di un giorno le aperture settimanali in questi uffici postali.

Nel Contratto di programma 2006-2008 fra ministero e Poste Italiane («attualmente in via di approvazione») sono poi previsti «nuovi impegni per la società Poste, in
particolare relativamente alle garanzie del servizio nei piccoli comuni e comunque nelle aree più disagiate».
Il ministero proseguirà comunque «a vigilare sul corretto espletamento del servizio e ad ascoltare le esigenze del territorio».
Sui servizi postali, come noto, la Regione non ha competenze dirette: è stata comunque approvata, a dicembre e su iniziativa della Giunta, una legge per aiutare i piccoli comuni e i
piccoli paesi a mantenere sul territorio servizi postali e servizi di prossimità. «Sono stati stanziati – ricorda Agostino Fragai – quasi un milione di euro, 300 mila dei quali
già disponibili per l’anno in corso. Serviranno per finanziare progetti presentati dai Comuni con! priorità per quelli associati». Tante le possibilità: negli uffici
postali, ad esempio, si potranno riscuotere ICI e altre entrate comunali; i Comuni potranno organizzare servizi di navetta verso altri uffici postali e i servizi postali potrebbero essere
affidati, fra l’altro, anche a esercizi commerciali, empori polifunzionali, patronati, sindacati» Per facilitare l’utilizzo di questa legge il 24 gennaio è previsto, in Regione, un
incontro con gli amministratori dei Comuni interessati.

Mauro Banchini

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