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Tariffe, Cavallera: «un eccesso di statalismo le mantiene alte»

By Redazione

Torino, 8 Ottobre 2007 – Nei servizi pubblici locali c’è ancora un eccesso di statalismo che impedisce di raggiungere l’efficienza e di ridurre di conseguenza i costi per i
cittadini, è questa la convinzione espressa da Ugo Cavallera, consigliere regionale di Forza Italia, nell’intervento al convegno “Le tariffe dei servizi pubblici locali e la spesa delle
famiglie”, svoltosi oggi a palazzo Lascaris, a Torino.

“Il dibattito odierno – ha sottolineato Cavallera – ha permesso di fare un bilancio dell’attività svolta da oltre un decennio dalla Regione, per riorganizzare i servizi idrici integrati
e per la gestione del circolo dei rifiuti, dalla raccolta, allo smaltimento, al trattamento. E’ emersa una condivisione e una valutazione positiva delle scelte di fondo fatte a suo tempo, ad
esempio riguardo al dimensionamento degli ambiti territoriali. Invece ci sono critiche rilevanti riguardo alle modalità di affidamento della gestione dei servizi stessi, critiche che
meritano attenzione”.
L’esponente azzurro, in particolare, lamenta il fatto che “molte gestioni trasudano di uno strisciante statalismo, appena mascherato dal fatto che i gestori pubblici sono stati trasformati in
società per azioni. Dovrebbero operare con le leggi del mercato, però i servizi non sono ancora affidati con un bando pubblico, che possa adeguatamente stimolare la concorrenza e
favorire il calo delle tariffe, che è poi l’obiettivo finale, insieme all’efficacia, che vogliamo ottenere”.
Secondo Cavallera “è vero che alcuni segmenti di servizi devono continuare a essere in mano pubblica, ma una parte può senz’altro essere affidata mediante gara. In questo modo si
favorisce l’evoluzione verso una tariffa commisurata alla qualità del servizio reso. Naturalmente occorre che le amministrazioni pubbliche concedenti esercitino un reale controllo sulla
gestione”.
Quanto alle politiche tariffarie, conclude Cavallera “anche se è doveroso tenere conto delle esigenze fondamentali dei nuclei familiari, non credo che le politiche sociali si facciano
solo con le tariffe. Occorre adottare altri strumenti più incisivi, frutto di una strategia complessiva”.

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