Riforma del catasto: Quanto inciderà sul patrimonio dei proprietari di casa

5 Giugno 2014
«Una riforma invocata da alcuni come via e strumento per realizzare la perequazione e l’equita’ fiscale, ma che per ora e per molto tempo generera’ solo preoccupazione ed incertezza: le condizioni ideali per creare quella fiducia che e’ indispensabile alla ripresa del settore.»
E’ quanto affermato da Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia, al Convegno odierno “La Riforma del Catasto-Incidenza sul patrimonio dei proprietari di casa” organizzato da A.L.P.E.-Associazione Lodigiana Proprietà Edilizia in collaborazione con Assoedilizia e Federlombarda Edilizia, nella Sala Comunale Antonella Granata di Lodi.
Al saluto introduttivo del cav. Mario D’Angelo, Presidente onorario Alpe di Lodi, sono seguite le relazioni
- dell’avv. Achille Colombo Clerici, Presidente di Assoedilizia e di Federlombarda Edilizia;
- dell’avv. Alessandro Balti, Dottorando presso l’Università La Sapienza di Roma;
- dell’avv.ssa Bruna Vanoli Gabardi, consulente di Assoedilizia.
Moderatore Fabio Vitali, Consigliere Alpe.
La riforma del Catasto prevede tempi lunghi, alcuni anni. La formazione delle commissioni censuarie e lo scambio dei dati tra Comuni e Agenzia delle entrate sono i primi passi della riforma del catasto nell’ambito del primo pacchetto attuativo della delega fiscale.
I proprietari di casa temono che la riforma del Catasto, innalzando i valori imponibili al livello del mercato, porterà tali valori a raddoppiare o triplicare.
I correttivi previsti dalla legge rischiano di esser di difficile attuazione ed intempestivi.
Cio’ darebbe luogo ad una escalation fiscale incontrollabile ed ingovernabile con effetti deleteri per gli investimenti ed il mercato immobiliare; con effetti disastrosi per l’economia generale del Paese.
Redazione Newsfood.com