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Patto per lo Sviluppo a Cremona

By Redazione

Cremona, 9 Novembre 2007 – Le prossime tappe attuative dei progetti del “Patto per lo Sviluppo” del territorio provinciale sono state al centro di un incontro informale tra il presidente
della Provincia, onorevole Giuseppe Torchio ed i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Mimmo Dolci, Mario Daina e Mino Grossi. Alla riunione, da tempo in agenda, hanno preso parte anche il
vice presidente, Agostino Alloni, l’assessore all’Economia e presidente di Reindustria-Cresvi, Agostino Savoldi, il dirigente Dario Rech ed il delegato del presidente, Giovanni Panvini.

Il lavoro di concertazione dei tavoli è stato ricco e interessante ed è culminato nel luglio scorso con la firma del documento finale. In questi mesi il lavoro è proseguito
alacremente con la definizione ed il finanziamento di un primo gruppo di progetti, che saranno presentati tra alcuni giorni. “A luglio avevamo annunciato che entravamo nella fase operativa” ha
spiegato Torchio, “e questo è puntualmente avvenuto con l’avvio di alcuni progetti. Altri saranno avviati all’inizio del prossimo anno e nel bilancio preventivo 2008 abbiamo previsto i
relativi stanziamenti”. Ai rappresentanti sindacali sono stati illustrati gli orientamenti della Giunta Provinciale per la destinazione della prima tranche di 700mila euro utilizzando i fondi
stanziati per il Patto.

I prossimi passaggi prevedono la convocazione di un ciclo di incontri con i protagonisti del Patto, tra cui le rappresentanze sindacali, per definire e concertare i passaggi successivi. Proprio
con i sindacati, infatti, è stato sottoscritto il protocollo del Welfare, e nelle prossime settimane si individueranno le modalità per attuare quanto definito nell’accordo.

Il documento finale prevede tre punti strategici: le filiere dell’innovazione, le reti collettive, le filiere della cultura – che si declinano in otto assi strategici, 16 azioni emblematiche e
circa 150 progetti puntuali. La prospettiva del Patto per lo sviluppo, quindi, appare duplice: da un lato una visione di medio-lungo periodo per lo sviluppo futuro, per rafforzare le specifiche
vocazioni territoriali (agroalimentare, energia, sistema produttivo) e promuovere la qualità e l’attrattività dell’area (cultura, turismo, reti collettive, servizi pubblici e
infrastrutture); dall’altro lato la definizione di progetti concreti capaci di assicurare crescita economica, equità sociale e sostenibilità ambientale. Ora, le due prospettive
marciano parallelamente all’insegna della concretezza.
A margine dell’incontro, il presidente Torchio ha dato conto della forte accelerazione ottenuta nelle ultime settimane dalle tematiche infrastrutturali, dalla firma da parte del Ministro Di
Pietro della convenzione con Centropadane all’ormai imminente IV Congresso del Po.

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