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Parmesan, Della Seta: «Decisione dovuta ma incompleta»

By Redazione

Un atto dovuto, che certifica l’illegalità del ‘parmesan’ venduto in tutto il mondo, ma una decisione incompleta, che incomprensibilmente non riconosce l’obbligo di ogni singolo Paese
europeo a contrastare l’agro-pirateria sul proprio territorio».

Roberto Della Seta, dell’esecutivo nazionale del Partito Democratico, commenta così la sentenza della Corte di giustizia europea che fissa il divieto a vendere come
«parmesan» il parmigiano reggiano ma assolve la Germania per non contrastare questa forma di agro-pirateria che danneggia gravemente una delle produzioni italiane di qualità
più rinomate.

«Del resto – afferma ancora Della Seta – il falso parmigiano è solo la punta più vistosa di un gigantesco iceberg: nel mondo il fatturato di cibi e alimenti ‘italian
sounding’, che cioè si appropriano indebitamente di nomi made-in-Italy e in particolare di marchi Dop e Igp, vale oltre 50 miliardi di euro, più della metà dell’intero
fatturato agroalimentare del nostro Paese. Per l’Italia l’agroalimentare di qualità è uno dei terreni più strategici di sviluppo e di competizione globale, è un
nostro interesse prioritario che nelle sedi multilaterali come il Wto e anche nelle relazioni bilaterali il futuro governo ponga con forza l’esigenza di regole certe e condivise contro
l’agropirateria».

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