Curiosità sul tè del Kenya

16 Dicembre 2015
Quando si parla di tè, normalmente lo si associa all’India, allo Sri Lanka o alla Cina. Eppure si ignora che, secondo l’autorevole portale Statistica, il Kenya esporta più tè dei Paesi appena citati. Il 15 dicembre è l’International Tea Day e, per l’occasione, ecco alcune curiosità sul tè kenyota.
- Il tè venne importato dall’India in Kenya a Limuru da G.W.L Caine nel 1903. A breve distanza da Nairobi, si può visitare a Limuru la piantagione Kiambethu, divenuta luogo storico.
- Molti sanno che tè è ‘chai’ in Hindi e Urdu; anche in Swahili si dice ‘chai’. Pertanto, quando si dice ‘tè chai’, è come se si dicesse ‘tè tè’.
- Oltre il 60% del tè kenyota è prodotto da piccoli coltivatori. Ciò significa che quando si beve tè kenyota, si sostiene l’industria familiare locale.
- Il prodotto kenyota più esportato nel mondo nel 2013 è il tè, per un valore di 915 milioni di dollari. Il Kenya esporta il proprio tè principalmente in Egitto, Sudan, Afghanistan, Pakistan, UK e negli Emirati Arabi Uniti. Ultimamente, Angola, Vietnam, Filippine, Azerbaijan, Corea del Sud, Repubblica Ceca, Myanmar e Sudan Meridionale stanno lentamente inserendosi tra i Paesi importatori di tè kenyota.
- Il Kenya produce soprattutto tè nero, ma, recentemente, il mercato ha iniziato a diversificarsi, proponendo tè verde e tè bianco.
Chiara Danielli
Redazione Newsfood.com