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I castelli, d'incanto, si fanno palcoscenico

By Redazione

Per otto fine settimana, dal 26 aprile al 20 luglio, i castelli delle Langhe e del Roero diventano il palcoscenico per gli spettacoli di «D’incanto – Un piatto e un sogno per otto
castelli», festival teatrale «targato» Assemblea Teatro, la compagnia torinese celebre per il suo approccio coinvolgente e interattivo.

«D’incanto – Un piatto e un sogno per otto castelli» è la prima uscita «pubblica» di Castelli Doc, la rete nata fra otto manieri delle Langhe e del Roero –
Barolo, Benevello, Govone, Grinzane Cavour, Magliano Alfieri, Mango, Roddi, Serralunga d’Alba – e pensata per coordinare le attività promozionali di un patrimonio storico e
architettonico ancora poco noto, ma assolutamente unico.

Teatro e cucina
Un connubio fra arte e cucina inevitabile in una terra come le Langhe e il Roero, custode di un patrimonio di prodotti d’eccellenza – dai grandi vini al tartufo – e di una ricchezza culturale
sorprendente.

«D’incanto – Un piatto e un sogno per otto castelli» vale infatti come riferimento al connubio celebrato fra teatro ed enogastronomia, tradizioni popolari e tradizioni della tavola:
è così che in scena sale l’arte culinaria con piatti preparati in scena e offerti al pubblico al termine delle esibizioni.

Gli spettacoli
Otto spettacoli, tutti a ingresso gratuito, che affondano le loro radici nella letteratura e nella storia, nelle tradizioni popolari e nelle leggende: temi che abbracciano l’intero spettro di
culture di Langhe e Roero. Con un ospite, il belga Max Vandervorst, a donare un tocco di internazionalità al festival.

La gabbianella e il gatto
Sabato 26 aprile, ore 21.30 – Castello di Serralunga d’Alba
L’amicizia, gli uomini, gli animali in una fiaba per volare, almeno con la fantasia

Tu grande io piccolo
Domenica 4 maggio, ore 16.30 – Castello di Benevello
Il vecchio cantastorie ma senza telone lavora con moderni pupazzoni

Pazze Regine
Sabato 10 maggio, ore 21 / ore 22 – Castello di Govone
Laura Bon, La Bela Rosin, le madame dei caffè e le dicerie attorno a Vittorio Emanuele II

Sinfonia di oggetti abbandonati
Domenica 25 maggio, ore 16.30 – Castello di Magliano Alfieri
Nell’immondizia «creativa» del geniale artista belga Max Vandervorst anche gli oggetti buttati via parlano. O meglio: suonano e incantano.

Senza mai levar la schiena
Domenica 29 giugno, ore 16.30 – Castello di Roddi
Il riso e le mondine, le parole e i canti delle risaie

Fabrizio De André che raccontava le storie
Sabato 5 luglio, ore 21.30 – Castello di Barolo
Un omaggio a Fabrizio ma anche un omaggio alla Liguria, al mare, alle storie in arrivo e in partenza

Frullallero
Sabato 12 luglio, ore 21.30 – Castello di Mango
Mangiare ed essere mangiati nelle fiabe e nelle storie dell’infanzia

Afrodita e le ricette immorali
Domenica 20 luglio, ore 16.30 – Castello di Grinzane Cavour
Il cibo, il gusto, la cucina e le delizie dell’erotismo. Arti culinarie e arti amatorie si combinano con ironia tra racconti e ricette

I Castelli «doc»
Il progetto nasce dalla felice intuizione degli Assessorati alla Cultura della Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo che, nel 2004, hanno realizzato uno studio per delineare una strategia
comune di valorizzazione dei castelli delle Langhe e del Roero, al fine di evitare interventi disomogenei e non compatibili tra loro: ne è scaturita la convinzione dell’importanza di un
soggetto unico in grado di coordinare i vari interventi di valorizzazione dei castelli.

Con il sostegno della Regione Piemonte si è deciso di costituire, tra i comuni di Barolo, Benevello, Govone, Grinzane Cavour, Magliano Alfieri, Mango, Roddi, Serralunga d’Alba e
l’associazione Turismo in Langa, un «Comitato per la valorizzazione dei castelli delle Langhe e del Roero».

Insediato nel 2007, il «Comitato per la valorizzazione dei castelli di Langhe e Roero» riunisce i castelli di Grinzane Cavour (sede del suggestivo «Museo delle Langhe»),
Barolo (le sue cantine testimoniano la nascita del «re» dei vini, il Barolo, e dal 2009 sarà sede del Museo del vino firmato da François Confino), Serralunga d’Alba
(la meglio conservata fra le fortezze difensive che punteggiano numerose le colline di Langa), Govone (custode di un originale ciclo di «papier peint»), Magliano Alfieri (dimora
dell’adolescenza per il futuro drammaturgo Vittorio), Roddi (altro castello destinato a trasformarsi in museo), Mango (sede dell’Enoteca regionale del Moscato) e Benevello (indissolubilmente
legato alla figura del beato Francesco Faà di Bruno).

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