Grigliata o frittura: carne troppo cotta uguale più cancro per l’intestino

3 Novembre 2011
Quando si cucina carne alla griglia o cotta, bisogna regolare strettamente la cottura. Eccedere vuol dire aumentare il rischio di cancro all’intestino, reso palese dalla crosticina dorata.
Lo spiega una ricerca del Norwegian Institute of Public Health (Oslo, Norvegia), prossimamente pubblicata su “Molecular Carcinogenesis”.
Gli studiosi nordici hanno lavorato con topi geneticamente modificati per produrre nell’intestino SULT1A1 e SULT1A2. In base all’ipotesi di lavoro, tali enzimi agiscono sulla crosta di carne o
pesce dopo la grigliatura o la frittura, generando sostanze alleate dei tumori.
Per verificare ciò, gli esperti hanno messo a confronto i topi geneticamente modificati con topi normali. Tutte le cavie sono state nutrite con sostanze simili a quelle provocate dalle
cotture troppo intense, poi sono state analizzate. Il primo gruppo (topi OGM) mostrava casi di tumore nell’80% dei soggetti. Il secondo gruppo, invece, aveva un rischio non superiore al 31%.
Commentando i dati, il gruppo di lavoro ritiene che la presenza nell’intestino umano di SULT1A1 e SULT1A2 “Può aumentare la sensibilità ai composti da essi stessi attivati”: un
rapporto di causa-effetto, che ha come risultato sensibile un maggior pericolo di tumore.
FONTE: “Health risk from eating well-done meat may be underestimated”, Norwegian Institute of Public Health, 1/11/011
Matteo Clerici
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