FREE REAL TIME DAILY NEWS

Ecco come ridurre la spesa pubblica

By Redazione

Roma – Il Ministero per le infrastrutture Antonio Di Pietro ed il leader di An Gianfranco Fini hanno presentato, nel corso di una conferenza stampa, una proposta di legge che ha come
obiettivo l’abbattimento della spesa pubblica e che, secondo le stime, consentirebbe di risparmiare circa 200 milioni di euro, cui si aggiungerebbero “ulteriori 369 milioni di euro in
riferimento agli Enti locali”.

Durante la presentazione della proposta, Fini e Di Pietro hanno sottolineato l’importanza di “dare risposte concrete”: “C’è una caduta verticale della credibilità delle
istituzioni- ha sottolineato il ministro delle infrastrutture – Vediamo chi sottoscrive questo documento, chi ci sta e chi no, chi ci fa e chi ci marcia…”.

La pdl, in particolare, prevede un taglio drastico al personale dei ministeri e della PA, che potrebbe essere attuato già dalle prossime elezioni: “Viene individuato in dodici il numero
dei ministri con portafoglio, in cinque quello dei ministri senza portafoglio ed introdotta una specifica previsione che limita a sessantadue il numero massimo dei componenti di Governo”, hanno
spiegato Fini e Di Pietro, aggiungendo che bisogna prevedere anche “il blocco degli automatismi stipendiali e la decurtazione del 30% del trattamento economico complessivo dei ministri,
viceministri e sottosegretari che non siano parlamentari, un controllo sulla spesa per il funzionamento degli organi istituzionali e per i rimborsi e una nuova definizione delle
indennità parlamentari”.

Secondo la pdl, inoltre, dovrebbero essere ridotti anche gli assessori provinciali e regionali: “Sono decurtate del 15% – si legge nella proposta- le indennità di funzione dei presidenti
dei consigli circoscrizionali, dei sindaci di comuni con popolazione superiore a 30 mila abitanti e dei presidenti delle province; è altresì previsto il divieto di cumulo tra
indennità di funzione e gettone di presenza e sono contenuti i rimborsi per gli amministratori che dovranno necessariamente documentare le spese sostenute”.

Altre misure per la riduzione della spesa pubblica sono individuate nella soppressione delle comunità montane, di Sviluppo Italia, della figura del direttore generale negli enti locali,
nell’eliminazione della possibilità di conferire incarichi dirigenziali a soggetti estranei alla pubblica amministrazione e nella limitazione alla costituzione di società a
partecipazione pubblica con l’eliminazione dei consigli di amministrazione.

Ma Di Pietro e Fini hanno tenuto a sottolineare che non c’è alcun tipo di rapporto che lega Idv ad An oltre all’obiettivo di ridurre i costi della politica: “An è un partito che
sta all’opposizione e Di Pietro è un ministro del governo – ha chiarito il leader di Alleanza Nazionale – io lavoro per far cadere Prodi, Di Pietro per sostenerlo” e dunque “è
inutile cercare retropensieri o fare illazioni”.

E Di Pietro è sulla stessa lunghezza d’onda, anche se ha aggiunto un “però”: “Io sono leale al mandato elettorale e non farò da cavallo di Troia al gioco dell’opposizione –
ha dichiarato – Certo però che se non ci saranno più i numeri – ha sottolineato – sarà meglio andare subito al voto”.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: