D’Inverno a Tavola Dolomiti: rassegna enogastronomica nelle Dolomiti Bellunesi

4 Novembre 2018
Ultim’ora, giovedì 7 novembre 2018
07/11/2018
alle 20:35 walter de cassan
albergo-labaita.com
labaita@dolomiti.orgBuona sera, sono il titolare dell’albergo Ristorante La baita, voglio informare che a
causa dei noti accadimenti degli ultimi giorni in agordino, la serata del 17 novembre è rinviata a data da destinarsi. grazie walter
4 Nov, 2018
29^ edizione “D’Inverno a Tavola Dolomiti rassegna enogastronomica nelle Dolomiti Bellunesi
Il numero di edizioni continue è una garanzia. La solidità e la amicizia di 8 grandi ristoratori che sono anche amici e soprattutto sono cuochi…sono scalchi… eppoi una terra ospitale, naturale, ben curata.
Belluno e le sue Dolomiti sono ospitali e si mangia bene. Per questo la rassegna enogastronomica dura, grazie anche all’impegno della Confcommercio e della Coldiretti Belluno, oltre alla Strada dei Formaggi e dei Sapori della Provincia di Belluno che negli ultimi anni ha creato un modello di visita e tour del territorio molto interessante, a vantaggio di tutto il turismo bellunese, dall’Alpago a Arabba, da santo Stefano in Cadore scendendo fino a San Gregorio nelle Alpi a Feltre. Tutti i grandi sapori del bellunese, dai pesci di fiume e di lago alla selvaggina, dagli ortaggi alle verdure, dalla carne bianca alla rossa, dalla pasta ripiena alla pasta fresca fatta in casa, dolci molto ricchi ma anche dolci sottili eleganti, un mix di territorio e di grande creatività culinaria, saranno presentati in 8 serate da altrettanti grandi cuochi del territorio.
A parte la cena di presentazione che ha luogo martedì 6 novembre 2018 con tutta la stampa specializzata e gli ospiti, si parte con le cene della rassegna ufficiale, inizio ore 20 in punto, da
(1) sabato 17 novembre a La Baita di Livinallongo del Col di Lana con un menù dedicato a “quando il mare incontra la montagna, grandi cose accadono”,
a seguire
(2) mercoledì 28 novembre da Pino Solitario a Vigo di Cadore con “la grappa migliora col tempo e il tempo migliora con la grappa”,
poi
(3) venerdì 7 dicembre alla Trattoria l’Oasi di Limana per la serata “ ogni birra è una storia”. Con l’anno nuovo 2019,
(4) venerdì 25 gennaio 2019 appuntamento a La Gioi di Lasen di Feltre con titolo della serata “cogliendo l’attimo, abbiamo l’oro della montagna”,
a seguire
(5) venerdì 22 febbraio alla Baita à l’Arte a San Gregorio nelle Alpi per una cena dedicata ai “fiori, germogli e… acqua minerale”,
poi
(6) venerdì 1 marzo 2019 entra in scena la Taverna di Belluno con “l’età non conta a meno che… tu non sia un formaggio”,
poi
(7) venerdì 8 marzo alla Cianzia di Borca di Cadore con un tema molto di moda “carni e buoi dei paesi tuoi” e chiusura finale
(8) venerdì 15 marzo a La Ziria di Santo Stefano di Cadore per un cena dedicata al tema della “viticoltura estrema: i vini d’alta quota”.
Questi i titoli e i temi, ma tante saranno le sorprese per i commensali.
L’idea-progetto di una rassegna gastronomica nel 1989, quando è nata, non era una cosa semplice…non c’erano le tante trasmissioni televisive e molte erano le occasioni per stare in casa a cena, ma alcuni giovani ristoratori, coinvolti e stimolati da Tino Parrasia, gastronomo, viticoltore, amante e cultore del Bellunese, danno vita a “D’Inverno a Tavola” per difendere ed esaltare il valore e la qualità di quanto produce questa terra di montagna. Dopo 29 inverni anche qualche protagonista è cambiato, ma i valori e lo spirito del gruppo restano immutati. Con un’unica linea direttrice: la difesa di ciò che è prodotto dal territorio bellunese.
Nell’edizione 2018/19 di “D’Inverno a Tavola Dolomiti”, da fine novembre 2018 a metà marzo 2019, quasi un venerdì al mese, il sodalizio sarà tra otto ristoranti, ben distribuiti nelle diverse vallate, per meglio rappresentare la varietà, le peculiarità e le diversità di ambienti, tradizioni, cucina e prodotti esistenti in Provincia. Otto incontri di convivialità, condivisione, piacere, multisensorialità ed emozione, all’insegna del legame tra cibo e territorio. Un viaggio attraverso la Provincia di Belluno, animato dalle singolarità di ciascun ristoratore e dall’amore di tutti per i frutti dolomitici, umili in apparenza ma densi di virtù, in pieno stile di montagna. D’Inverno a Tavola Dolomiti. Una rassegna di persone, ambienti, culture, tradizioni, imprese, prodotti e cucina, sotto il segno “made in Dolomiti”.
In ogni piatto dei diversi menù proposti vi sarà almeno un prodotto locale. Nel corso delle cene, un’impresa agricola locale avrà occasione di presentarsi al pubblico, descrivendo le caratteristiche del proprio prodotto.
In più, in ogni serata sarà raccontato, con aneddoti e consigli, uno specifico tema narrativo, per accompagnare gli ospiti in un’esperienza di gusto consapevole.
Infatti, oltre agli abbinamenti di sapore, si parlerà di tipologia di carni e allevamenti, di liquori e distillati tipici nella tradizione di montagna, di varietà di birre artigianali, di vino prodotto in realtà ambientali difficili, di acqua da bere, di zafferano e anche di pesce. Insomma, “D’Inverno a Tavola Dolomiti” è un progetto che vuole mettere in luce la qualità delle diverse produzioni della montagna bellunese, le molte e vivaci realtà produttive esistenti e le abilità dei ristoratori bellunesi.
Il merito dell’iniziativa – sottolineano gli organizzatori – è realizzare una buona pratica di filiera corta. Da un lato, si attiva il legame diretto tra imprese agricole e ristorazione; dall’altro, si migliora il rapporto di fiducia tra produttori, ristoratori e consumatori finali, grazie all’attività di informazione fatta sulle qualità dei prodotti e sulle relative caratteristiche. In tal senso, si può alimentare un contesto virtuoso di economia circolare, dove la ricchezza prodotta può essere mantenuta all’interno del territorio, sostenendolo e alimentandone lo sviluppo.
La 29^ rassegna Enogastronomica delle Dolomiti Bellunesi è promossa da Confcommercio Belluno con il suo presidente Paolo Doglioni, con la partecipazione della Strada dei Formaggi e dei Sapori della Provincia di Belluno con il presidente Massimo Simionato, in collaborazione con Coldiretti-Belluno Campagna Amica con il presidente Alessandro De Rocco.
Un grazie a tutte le aziende agricole fornitrici di D’Inverno a Tavola
Giampietro Comolli
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Giampietro Comolli
Economista Agronomo Enologo Giornalista
Libero Docente Distretti Produttivi-Turistici
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Editorialista Newsfood.com
Economia, Food&Beverage, Gusturismo
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Nota: *Scalco
Scalco è un termine medioevale che deriva dal latino scalcus e significa servitore. Lo scalco non va confuso né con il capocuoco, come molti credono, né con il trinciante, cioè con colui che disossava e affettava le carni cucinate. In età rinascimentale e barocca lo scalco era, più propriamente, il soprintendente alle cucine principesche e aristocratiche: spettava a lui selezionare e dirigere i cuochi e la servitù, provvedere alla mensa quotidiana del suo signore, con cui teneva personalmente i rapporti, rifornirne la dispensa, organizzare i banchetti nei minimi dettagli.
Non era quindi un semplice servitore, anche se di rango elevato, ma un cortigiano: un gentiluomo per nascita o, più raramente, per meriti culinari. Perciò, a differenza dei cuochi, a cui era vietato, poteva vestire in modo ricercato, e portare barba, baffi e parrucca. (leggi tutto)
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