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Cosa e quanto mangia un bimbo nei primi anni – Un aiuto per le mamme

Cosa e quanto mangia un bimbo nei primi anni – Un aiuto per le mamme

By Giuseppe

Cosa e quanto mangia un bimbo nei primi anni di vita – Un aiuto per le mamme

Come deve mangiare un bambino – Cosa fare se non ha fame – Le porzioni – Quanti pasti al giorno – La colazione – I suggerimenti per una dieta equilibrata

 

Come deve mangiare un bambino nei primi anni di vita

I bambini devono essere indirizzati verso abitudini alimentari corrette fin dai primi anni di vita, in modo che possano crescere bene e soprattutto non andare incontro a patologie quando saranno adulti. Se il modo di mangiare è sbagliato già da quando si è piccoli, infatti, aumenta la predisposizione verso molteplici patologie, tra i quali diversi tumori, ma anche il diabete, l’obesità, l’arteriosclerosi e l’ipertensione. La dieta mediterranea è un importante punto di riferimento, utile per favorire lo sviluppo: come noto, si tratta di un modello alimentare che contempla grandi quantità di verdura e frutta, insieme con il latte e i derivati, i legumi, i cereali, l’olio di oliva extra vergine, le uova, la carne e il pesce. Insomma, un menù sano è tale solo se risulta il più possibile variegato.

Che cosa fare se un bambino non ha fame

I bambini non devono mai essere costretti a mangiare se dimostrano di non avere fame, perché da questo punto di vista sono in grado di regolarsi da soli. Per altro, nel primo anno di vita il peso di un neonato aumenta di tre volte, ma a partire dal secondo anno la crescita si fa più lenta, così come diminuisce il fabbisogno di calorie per ogni chilo di peso. Il fatto che l’appetito si riduca, insomma, è del tutto normale, e non deve destare preoccupazione o addirittura essere interpretato come una circostanza rischiosa dal punto di vista nutrizionale. I bambini, in pratica, assumono il cibo di cui necessitano, e non devono essere sgridati se non hanno fame.

Le porzioni

Molti genitori, anche nel preparare ricette per bambini  1-3 anni, sbagliano le porzioni. È ovvio che un bimbo piccolo non può mangiare un piatto di pasta intero come un adulto né mangiare la stessa quantità di frutta o di carne. Per di più, il fabbisogno energetico non è lo stesso per tutti i bambini, ma cambia a seconda del loro peso, del ritmo con cui crescono e delle attività che svolgono. Insomma, vietato fasciarsi la testa senza motivo, e se proprio ci si vuol tranquillizzare vale la pena di parlarne con il pediatra. È anche normale che ci siano periodi di appetito più intenso e altri di appetito meno forte.

Quanti pasti al giorno

Il consiglio che si dà agli adulti di prevedere cinque pasti nel corso della giornata è valido anche per i bambini: oltre alla colazione, al pranzo e alla cena, quindi, sono consigliabili uno spuntino al mattino e uno snack al pomeriggio. È bene prestare attenzione, però, al modo in cui il fabbisogno energetico viene distribuito nel corso della giornata: più o meno il 15% per colazione, il 5% per lo spuntino del mattino, il 40% per il pranzo, il 10% per la merenda e il 30% per la cena. I fuori pasto invece non vanno bene perché possono alterare il fisiologico ciclo che vedere la fame seguita dalla sazietà.

Che cosa mangiare a colazione

I bambini piccoli a colazione dovrebbero mangiare lo yogurt e il latte, ma anche alimenti nutrienti e salutari che forniscano le vitamine, le fibre, i carboidrati e le proteine: via libera ai biscotti, quindi, insieme con i dolci casalinghi e la frutta. Per quanto riguarda gli altri pasti, invece, il tipico pappone non va bene né a pranzo né a cena, dal momento che non permette di riconoscere i singoli sapori e quindi di apprezzarli come meriterebbero. Dopo lo svezzamento, la dieta del bambino non dovrebbe essere troppo diversa da quella degli altri componenti della famiglia.

I suggerimenti per una dieta equilibrata

Durante la settimana le fonti di carboidrati dovrebbero essere variate, il che vuol dire spaziare dalla pasta al farro, passando per l’avena, l’orzo e il riso. Lo stesso dicasi per le fonti di proteine: oltre alle uova e ai legumi ci sono anche i formaggi, il pesce e la carne, possibilmente magra. Bisogna fare in modo che in uno stesso pasto non ci siano due alimenti proteici: per esempio, il formaggio grattugiato sulla pasta al ragù va evitato. Ci vuole un grammo di proteine per ogni chilo di peso, ma è chiaro che mamme e papà non possono mettersi a compiere calcoli sofisticati. Allora, è utile ricordare che troppe proteine di provenienza animale possono predisporre all’obesità.

La merenda

La merenda è un piccolo pasto che serve a spezzare la fame: con delle fette biscottate e un po’ di marmellata, per esempio, ma anche con un pacchetto di cracker, un gelato, uno yogurt o una semplice ma invitante fetta di pane con un po’ di olio sopra. Anche lo spuntino di metà mattina non può essere troppo pesante, e ci si può accontentare di un frullato, di una spremuta o di un frutto.

L’importante è che le calorie siano ben distribuite nel corso della giornata.

 

 

Redazione Newsfood.com
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