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Casa, a Miliano 60 milioni per 908 nuovi alloggi

By Redazione

Milano – Quasi 60 milioni di euro a Milano e provincia per realizzare 908 nuovi alloggi di edilizia popolare: 36 milioni sono destinati a un nuovo Accordo quadro di sviluppo territoriale
(Aqst) da sottoscrivere con 16 Comuni (Arese, Baranzate, Bollate, Carugate, Cassina de’ Pecchi, Concorezzo, Garbagnate Milanese, Giussano, Limbiate, Melzo, Paderno Dugnano, Pantigliate, San
Giuliano Milanese, Segrate, Trezzano sul Naviglio, Bresso sull’Adda)e l’Aler di Milano (19 interventi in totale); 22 milioni sono destinati a integrare l’Aqst con i comuni di Milano, Bresso,
Corsico e Sesto San Giovanni (altri 9 interventi).

Lo stanziamento è contenuto in una delibera regionale proposta dall’assessore alla Casa e Opere pubbliche, Mario Scotti, che mette a disposizione dei Comuni lombardi 181 milioni di euro
per incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica con 2.738 alloggi: 567 ristrutturati, 2.021 costruiti ex novo e 150 acquisiti. 1.814 alloggi saranno assegnati a canone sociale
(e cioè a coloro che hanno un reddito Isee fino a 14 mila euro e che, dunque, pagheranno un canone calcolato in base alla nuova legge regionale) e i rimanenti 924 a canone moderato
(circa 350 euro al mese per un alloggio di 80 mq).

I 164 interventi necessari saranno realizzati sia grazie a integrazioni degli Accordi quadro di sviluppo territoriale già firmati a inizio del 2006 sia con nuovi Accordi che saranno
sottoscritti nelle prossime settimane, in tutte le province.
«Gli Accordi – ha commentato il presidente Roberto Formigoni – sono uno strumento innovativo ed efficace, con il quale Regione Lombardia ha scelto di contribuire in maniera forte e
decisa, ma soprattutto in stretto raccordo con gli Enti locali e territoriali, ad affrontare il tema della casa».
«Il metodo – ha ricordato l’assessore Scotti – è proprio quello che si è già rivelato vincente: il coinvolgimento degli Enti locali chiamati a rilevare i bisogni sul
territorio e a precisarli nel dettaglio in dialogo con la Regione. Questo metodo garantirà tempi certi e rapidi di realizzazione, a tutto vantaggio di chi non può permettersi di
pagare le cifre che il libero mercato immobiliare impone».

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