Cartelle esattoriali Inps – le aziende devono restituire le agevolazioni avute
26 Novembre 2007
D: Come sta andando la questione relativa alle agevolazioni godute dalle aziende per aver utilizzato giovani con contratti di formazione e lavoro nel periodo tra novembre 1995 e maggio
2001?
R: L’Unione europea aveva bocciato gli sgravi contributivi concessi alle aziende a fronte dei contratti di formazione e lavoro in percentuali superiori al 25%, per il periodo da novembre 1995 a
maggio 2001.
Poiché tali superagevolazioni erano previste solo in presenza di determinati requisiti (esempio: assunzioni di giovani fino a 25 anni, di giovani laureati fino a 30 anni, di disoccupati
da almeno un anno, ecc.) l’U.E. ha chiesto all’Italia di recuperare presso le aziende i benefici non dovuti per ripristinare parità di libera concorrenza.
L’INPS così aveva chiesto indietro le somme ma è stato bloccato dal Governo anni fa. Oggi ci riprova notificando alle aziende più di mille cartelle esattoriali.
Le organizzazioni datoriali Confindustria, Confcommercio e Abi avevano nominato un collegio difensivo per le imprese interessate, ed il braccio di ferro sta ancora andando avanti.
Lo scenario che si apre è che la Corte di giustizia europea potrebbe di nuovo condannare l’Italia a pagare una penalità giornaliera o una somma forfetaria sanzionatoria, L’INPS a
suo tempo ha incamerato di meno e l’Italia dovrà pagare anche salate sanzioni, per la generosità dell’Inps con le aziende: mas l’Italia è il contribuente italiano che alla
fine dovrà pagare.