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Olio, farina e semi di canapa: proprietà e usi

Olio, farina e semi di canapa: proprietà e usi

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La canapa, soprattutto in questi ultimi cinque anni, ha assunto un ruolo chiave non solo in ambito tessile e industriale, ma anche in campo alimentare. Non a caso c’è stato un incremento quasi esponenziale delle coltivazioni di questa pianta.

La pianta della canapa

La canapa o cannabis sativa, questo il suo nome botanico, è una pianta appartenente alla famiglia delle Cannabacee (o Cannabinacee), che comprende anche il luppolo.

Usi della canapa

La coltura della canapa è antichissima e fortemente radicata in Italia. Con le materie prime della canapa si possono produrre tessuti, carta, plastiche, combustibili, materiali per l’edilizia e persino una farina e un olio di altissima qualità.

La coltivazione della canapa è stata introdotta in Europa dall’Asia centrale grazie agli sciiti nel IV secolo a.C. Durante il periodo dell’impero Romano la canapa veniva già utilizzata per produrre cordame e tele, ma la cannabis, ti sembrerà strano, è stata coltivata scopo tessile (e non solo) in tutto il mondo fino alla seconda guerra mondiale.

Il nostro Paese era il secondo produttore al mondo, dopo la Russia. Le coltivazioni più importanti si concentravano maggiormente in Emilia Romagna (Pianura Padana) e la Campania. In America era particolarmente sviluppata la produzione di vernici con l’olio di canapa. Purtroppo la lunga interruzione della coltivazione ha reso difficile il suo rilancio.

Proprietà dell’olio di canapa

La canapa, oltre che per la fibra tessile, può essere coltivata per ricavarne i semi, ricche di proteine ad alto valore biologico, ma anche di grassi polinsaturi, magnesio, potassio e vitamina E. Hanno un sapore che ricorda vagamente le noci e possono essere utilizzati in cucina per arricchire insalate, yogurt, minestre, zuppe, macedonie di frutta e persino gli impasti.

L’olio di semi di canapa

Dai semi di canapa si ottiene l’olio di cannabis, che vanta proprietà eccezionali. È una vera e propria miniera di Omega-3, Omega-6 in rapporto 3:1. Questa proporzione è raccomandata come la più bilanciata. Inoltre è una fonte preziosa di vitamine E, A e del gruppo B (B1 e B2). Come i semi ha un elevato valore proteico (simile alla carne), oltre a una buona percentuale di fibre e Sali minerali.

Benefici dell’olio di canapa

Grazie alle sue proprietà l’olio di canapa è utile per prevenire le malattie del sistema cardiocircolatorio. Inoltre è antiossidante ed è in grado di modulare il sistema immunitario, rinforzando le difese naturali dell’organismo. È efficace anche per combattere i sintomi delle malattie da raffreddamento, e grazie alle sue proprietà antinfiammatorie è consigliato in caso di artrite o dolori muscolare e articolari.

L’olio di cannabis è un alleato anche dell’intestino, aiuta a regolarizzare in caso di stipsi o intestino irritabile. L’olio è indicato anche per uso topico, come per la cura di dermatiti, psoriasi, eczemi, forfora, e acne. Per mantenere intatte le sue qualità è importante consumarlo a crudo su verdure, insalate, zuppe, ecc. Si può assumere anche come un integratore alimentare, nella dose di 1 cucchiaino o due al giorno. Il sapore è abbastanza gradevole, ricorda un po’ quello delle noci. L’olio, una volta aperto, va conservato in frigo e deve essere consumato entro un mese dall’apertura.

Controindicazioni

Non esistono particolari controindicazioni all’uso dell’olio di cannabis. È adatto, infatti, a tutti, anziani e bambini compresi.

Farina di canapa, proprietà

Da ciò che rimane dei semi di canapa, dopo l’estrazione dell’olio, si ottiene la farina di canapa. La farina di canapa è ideale per la preparazione di vari prodotti da forno, come pane, pizza e biscotti. Inoltre la canapa è priva di glutine, e il suo impiego è indicato anche per chi è celiaco. Con la canapa puoi preparare un ottimo pane in cassetta.

Ingredienti

  • 100 g di farina di tipo 1
  • 180 di farina di farro
  • 20 di farina di canapa
  • 8 g di lievito di birra
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 150-180 g di acqua
  • 5 g di sale

Procedimento

  1. Unisci le farine in una ciotola e mescola con un cucchiaio.
  2. Aggiungi il lievito sciolto insieme allo zucchero e un po’ d’acqua presa dal totale e inizia a impastare.
  3. Aggiungi il resto dell’acqua e quando l’impasto si è compattato aggiungi il sale. Lavora bene fino a incordatura.
  4. Trasferisci l’impasto su un piano infarinato, allargalo e fai le pieghe a tre.
  5. Fai riposare il panetto per mezz’ora coperto da un canovaccio.
  6. Stendi di nuovo l’impasto con le mani e arrotolalo nel senso della lunghezza.
  7. Trasferisci l’impasto in uno stampo da plumcake rivestito di carta da forno.
  8. Fai lievitare per 3 ore nel forno spento.
  9. Fai cuocere nel forno preriscaldato in modalità statica a 180°C per 30 minuti.

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