Aumenta il contributo regionale piemontese sui prestiti di conduzione per l'impresa agricola
8 Ottobre 2007
Torino, 8 Ottobre 2007 – Dal 2008 la Regione interverrà in maniera più consistente, e con criteri in parte differenti, nell’erogazione di contributi sugli interessi per i
«prestiti di conduzione», ovvero i prestiti attivati dagli imprenditori agricoli per far fronte ai costi di gestione corrente dell’attività.
In conformità con gli orientamenti comunitari, si applicherà la normativa cosiddetta «de minimis», che consente alle Regioni di erogare in forma diretta contributi sui
prestiti agevolati a breve termine, purché essi si riferiscano a spese di gestione correnti e non superino determinati massimali che, a dal 1 gennaio 2008, sono stati aggiornati a 6.000
euro per singola azienda in un triennio e a 265.470.000 euro per l’insieme delle aziende italiane sempre nel triennio.
La Regione erogherà i contributi a favore delle imprese cooperative e delle altre forme associate, per le quali i nuovi prestiti assorbono anche il cosiddetto anticipo ai soci
conferenti, non più previsto dalle norme comunitarie; sarà delegata alle Province la facoltà di erogare gli stessi contributi alle aziende singole.
Per le imprese ubicate in pianura e in collina il contributo a carico della Regione e delle Province sarà pari al 40% del tasso di riferimento in vigore, a condizione che l’imprenditore
si rivolga a un consorzio fidi almeno per il 50% del prestito, godendo così di specifiche garanzie; in caso contrario, il contributo sarà ridotto di 0,3 punti percentuali. Per le
imprese situate in zona montana, il contributo è incrementato di 1 punto percentuale.
Per accedere alla concessione degli aiuti, le aziende dovranno dimostrare di possedere alcuni requisiti, così come prevede il nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013: essere
imprenditori agricoli professionali, essere in regola con i versamenti contributivi, con la normativa in materia di quote latte, e con il versamento di somme dovute per sanzioni nei confronti
degli enti pubblici e di Agea.
«Con questo provvedimento – sottolinea l’assessore all’Agricoltura della Regione, Mino Taricco – abbiamo voluto dare un sostegno concreto e immediato alle aziende, che spesso sono
costrette a sostenere i costi per il funzionamento corrente della propria attività in anticipo rispetto al momento in cui ne ricavano i maggiori introiti, ovvero i periodi di raccolta o
di vendemmia e così via. In particolare, favorendo chi si rivolgerà a un confidi, crediamo di poter garantire agli agricoltori un maggior potere contrattuale rispetto al sistema
bancario».