Astronomi, mettete a fuoco i vostri telescopi!
8 Giugno 2008
I telescopi dei quattro angoli della terra sono stati collegati con successo per creare un telescopio virtuale in tempo reale che permetterà agli astronomi del progetto Express
Production Real-time e-VLBI Service (EXPReS), finanziato dall’UE, di osservare simultaneamente le galassie nell’universo remoto.
Il telescopio virtuale, che ha un diametro di quasi 11.000 chilometri, collega telescopi in Germania, Italia, Paesi Bassi, Svezia, Cile, Portorico e Sud Africa. Usando questo telescopio, gli
astronomi sono riusciti ad osservare simultaneamente il quasar 3C454.3, una fonte luminosa per trovare le frange di interferenza ed altri oggetti.
Queste osservazioni sono state trasmesse in tempo reale ad una velocità aggregata di 1.44 Gigabit al secondo ad un super computer situato presso il Joint Institute for Very Long Baseline
Interferometry (JIVE), a Dwingeloo, nei Paesi Bassi.
Il collegamento dei telescopi è stato possibile grazie al lavoro di collaborazione di GÉANT2, la più grande rete di ricerca e formazione mai costruita per la
comunità accademica europea, e di altre reti di dati di ricerca in tutto il mondo.
Secondo il dott. Huib Jan van Langevelde, coordinatore di EXPReS e direttore di JIVE, questo è un grande risultato per gli astronomi e per l’astronomia stessa. «Collegando
telescopi in tutto il mondo per creare un’interferometria a lunghissima base elettronica (e-VLBI) distribuita internazionalmente, saremo in grado di registrare le prove di eventi astronomici
precedentemente invisibili,» ha commentato. «Le reti scalabili ad alta velocità sono fondamentali per la nostra missione e lavorare con [questi] partner
[¿] allarga i confini dell’astronomia.»
Il telescopio virtuale usa il VLBI, un tipo di interferometria astronomica che permette osservazioni astronomiche simultanee dello stesso oggetto da parte di numerosi telescopi. Questo processo
emula un telescopio di dimensioni pari alla distanza massima tra i telescopi.
La tecnica VLBI può produrre immagini di radiosorgenti cosmiche con una risoluzione fino a cento volte migliore rispetto alle immagini dei migliori telescopi ottici. Tra le altre
osservazioni effettuate mediante il VLBI ci sono quelle delle particelle ad alta energia emesse da buchi neri, e la misurazione della velocità fondamentale della gravità.
Il progetto EXPReS, che collega 16 dei telescopi di tutto il mondo, ha sviluppato un e-VLBI, per mezzo del quale i telescopi collegati in rete possono mandare dati elettronicamente e metterli
in correlazione in tempo reale. In questo modo si può fare a meno della spedizione di dischi e si forniscono agli astronomi dati correlati tempestivamente, permettendo loro di sfruttare
eventi astronomici che hanno vita breve come le supernova e le raffiche di raggi gamma.
«Il progetto EXPReS ha una portata ed una potenza tali da rivoluzionare il modo in cui gli astronomi possono osservare l’universo permettendo loro di collaborare da un punto all’altro del
globo,» ha commentato Dai Davies del DANTE, il provider della rete internazionale di ricerca e formazione che gestisce GÉANT2. «Il lavoro che abbiamo fatto con il JIVE e con
i nostri colleghi in rete per creare questa dimostrazione mostra il potenziale offerto da una rete ad alta velocità per la comunità della ricerca, in tutto il mondo.»
Per ulteriori informazioni, visitare:
https://www.geant2.net
https://www.expres-eu.org/